MAURIZIO MUNDA
Cronaca

Frana, Moneta a rischio. L’allarme del Club alpino. Spariti anche i sentieri

I presidenti del Cai di Carrara e di Sarzana preoccupati per le alte vie . Lucia Geloni e Andrea Barli chiedono una sinergia delle istituzioni.

L’enorme frana che mette a rischio il castello di Moneta. Dopo Italia nostra e le Pro loco adesso anche il Cai preoccupato oltre che per l’importanza del castello anche per i sentieri che la frana ha distrutto

L’enorme frana che mette a rischio il castello di Moneta. Dopo Italia nostra e le Pro loco adesso anche il Cai preoccupato oltre che per l’importanza del castello anche per i sentieri che la frana ha distrutto

Anche il Cai si unisce al coro di appelli per mettere in sicurezza il terreno che circonda il Castello di Moneta. Dopo la frana che il 18 aprile ha spazzato via una parte della cinta muraria quattrocentesca, provocando una gola che arriva fino al canale Bertino, la sezione apuo lunense di Italia Nostra e le Pro loco ‘Salviamo il Castello di Moneta’ e ‘Fossola Moneta’ avevano suggerito di tamponare la frana con un telo di plastica.

Adesso a scendere in campo per salvaguardare l’antico maniero sono la presidente del Cai Carrara Lucia Geloni e il presidente del Cai di Sarzana Andrea Barli. "Avendo potuto direttamente prendere atto del gravissimo dissesto territoriale che ha investito l’antico Borgo di Moneta –scrivono Geloni e Barli in una nota congiunta –, con la spaventosa frana del 18 aprile che ha aperto un’ampia area di devastazione ai piedi del Castello medievale determinando il crollo delle quattrocentesche mura perimetrali per spingersi verso il basso, fino a mettere a rischio la pervietà del sottostante torrente con relativi fossi di raccolta e scorrimento a valle, che incombono su un’area ben più densamente popolata. L’evento ha inoltre definitivamente interrotto la già precaria viabilità di accesso al borgo, e conseguentemente la percorribilità di tutti i sentieri che da lì si dipartono – proseguono dal Cai Carrara e Sarzana –, segno e testimonianza degli estesi ed antichi collegamenti da sempre esistenti fra popolazioni di aree confinanti.

Le sezioni Cai di Carrara e Sarzana che hanno alla base della loro missione statutaria la tutela e valorizzazione delle ‘terre alte’, col loro patrimonio storico culturale ed etnografico, attraverso la conservazione e manutenzione dell’antica viabilità sentieristica si rivolgono a tutti gli enti locali e sovracomunali competenti in materia – scrivono i due presidenti – perché si uniscano in un’unica sinergia, necessaria a porre definitivamente in sicurezza questi luoghi di straordinario valore storico e paesaggistico, interrompendo con scelte lungimiranti un degrado del territorio destinato inevitabilmente ad aggravarsi, con conseguenze non difficilmente immaginabili e soprattutto irreversibili".

L’allarme sulla frana di Moneta e sul castello che sta a cuore dela frazone di Fossola e dei cittadini è alto da tempo: numerose le associazioni ambientaliste e i comitati che si sono mossi con un coro unanime per sollecitare Comune e istituzioni affinché si metta in sicurezza l’importante presidio storico del nostro territorio che costuisce un valore archeologico di primo piano. A questo si aggiungono i sentieri soppressi in un colpo solo dalla frana con grave dani al patrimonio naturalistico locale.