MONICA LEONCINI
Cronaca

Da Los Angeles a Fivizzano per il nuovo film

Il regista Peter Chelsom ha chiamato anche diversi lunigianesi a fare da comparsa nel suo ultimo film girato a Forte dei Marmi

Peter Chelsom a Filetto con gli amici Corrado Armanetti, Monica Leoncini e Volmaro Mori

Fivizzano (Massa Carrara), 15 maggio 2021 - I nomi dei personaggi del suo ultimo film sono nomi di amici lunigianesi. Anche tra le comparse figurano alcuni lunigianesi, che ha voluto coinvolgere. Perché lui, al mondo incantato di Los Angeles, preferisce la tranquillità della Lunigiana. Lui è Peter Chelsom, famoso regista inglese, autore di film importanti come "Basta guardare il cielo" con Sharon Stone, "Shall we dance" con Richard Gere, Hanna Montana, Serendipity. Il suo ultimo lavoro, "Security", sta per uscire su Sky Original ed è stato interamente girato a Forte dei Marmi. Nel cast ci sono attori come Marco D’Amore, Maya Sansa, Silvio Muccino, Valeria Bilello, Fabrizio Bentivoglio. Se ora Peter è a Los Angeles con la famiglia, la sua mente torna spesso alla Lunigiana, lo testimoniano le immagini che posta sulla sua pagina Fb o i messaggi che riceve quotidianamente dagli amici lunigianesi. Peter Chelsom possiede da oltre dieci anni una casa nel Comune di Fivizzano e ha anche la cittadinanza onoraria, che gli aveva conferito il compianto sindaco Paolo Grassi. Appena ha un po’ di tempo libero si sposta in Italia, nella sua casa, dove accoglie gli amici di sempre, scrive, si riposa e cucina piatti tipici locali. Un legame, quello col nostro territorio, che dura da tanti anni e che si è rafforzato dopo aver girato il suo ultimo lavoro vicino casa. Ma di cosa parla il suo nuovo film?

"E’ un po’ di verso dal solito - aveva detto l’ultima volta che era stato in Lunigiana - è tratto dal romanzo omonimo di Stephen Amidon, è quasi il seguito de "Il capitale umano", girato da Paolo Virzì. Il film è della stessa famiglia, ma ha uno stile diverso, siamo stati fortunati, abbiamo terminato le riprese poco tempo prima del lockdown. Gli attori sono stati molto facili da dirigere rispetto a quelli con cui sono abituato a lavorare, arrivavano molto preparati". Questo è stato il suo primo film girato in Italia, la speranza è di poter continuare a farlo. A lui piacerebbe molto. Entrando nel merito di Security, scopriamo due lati opposti di Forte dei Marmi: se in estate è una cittadina tranquilla, un piccolo angolo di paradiso per i suoi cittadini benestanti, in inverno le notti si allungano e le ville diventano piccole fortezze custodite da sofisticati circuiti di telecamere di sicurezza. Peter definisce il suo lavoro una ‘storia invernale’, che sconvolge le vite dei personaggi e li cambia per sempre. Se ‘Il capitale umano’ chiedeva quale era era il prezzo della vita, questo film si chiede qual è il prezzo della sicurezza, in termini di isolamento. Il finale sarà un po’ particolare, Peter lo aveva anticipato.

"Prima e durante le riprese - aveva detto - non avrei immaginato che cosa sarebbe successo col Covid. Al termine del film il protagonista, capo della sicurezza per le ville dei ricchi, accende tutti gli allarmi, i cittadini escono dalle case e si incontrano come se fosse la prima volta. E’ l’idea di una comunità che si unisce in caso di difficoltà. Noi che abbiamo già visto il film abbiamo avuto l’impressione di rivivere la situazione attuale".