REDAZIONE MASSA CARRARA

Festival Organistico Internazionale a Carrara: 6 concerti

Il Festival Organistico Internazionale torna a Carrara con 6 concerti domenicali, ospitando organisti italiani e stranieri, per un'esperienza di musica di alta qualità che parla al cuore di tutti. Ingresso libero. Direzione artistica di Ferruccio Bartoletti.

Torna il Festival Organistico Internazionale, l’ormai tradizionale appuntamento che, nei dopocena domenicali del mese di ottobre (inizio ore 21.15, ingresso libero), vede organisti italiani e stranieri, nella chiesa di San Pietro in Avenza, dare fiato alle canne del Serafino Paoli del 1852, il più antico organo del comprensorio. Voluto dal parroco don Marino Navalesi, giunto all’ottava edizione, con la direzione artistica di Ferruccio Bartoletti, e come sempre dedicato alla memoria di don Sergio Rosaia, la novità del festival di quest’anno è rappresentata dal numero di concerti che per la prima volta saranno sei.

Il concerto inaugurale è in calendario domenica 1 ottobre con Hans Andrè Stamm e Martin Schroder (organo e tromba); a seguire l’8 ottobre con Cesare Mancini (organo), il 15 con Josep Solè Coll (organo), il 22 con Matteo Venturini (organo), il 29 con Viviana Romoli (organo), per concludere il 5 novembre con Giuseppe Monari e Doralice Minghetti (organo e ocarina).

Tra gli organisti che suoneranno ad Avenza spicca il nome di Josep Solè Coll, il primo organista della basilica di San Pietro, ovvero l’organista delle celebrazioni liturgiche del papa. Il festival è organizzato dalla parrocchia di san Pietro in Avenza con la collaborazione di Anspi (circolo Piergiorgio Frassati), ditta restauro organi storici ’Samuele Maffucci’ di Pistoia, Furrer Carrara, ditta Verdini Marmi.

Iniziata nel 2015 non senza qualche scetticismo, la rassegna è cresciuta di anno in anno, ospitando anche organisti stranieri e regalando serate di musica di alta qualità. "La musica è un linguaggio universale e immediato capace di parlare al cuore degli uomini di tutti i tempi e di elevare gli animi a Dio", dice don Marino.

Maurizio Munda