Fermo richiamo alle istituzioni

Ispra e Ministero dell'Ambiente chiedono alla Regione di aggiornare il Piano di Tutela delle Acque e di rinnovare il Progetto Speciale Cave. Richiesta anche di incentivare il comparto produttivo a gestire sostenibilmente la marmettola. Ministero chiede di essere informato su eventuali danni ambientali.

Non manca nella lettera elaborata da Ispra e sottoscritta dalla divisione Danno Ambientale del Ministero dell’ambiente un fermo richiamo alle Istituzioni, con due richieste in particolare alla Regione dove langue ormai da 6 anni l’aggiornamento del Piano di tutela delle acque e il fatto che non abbia più rinnovato il Progetto speciale cave di Arpat finanziato con importanti somme: "Una rapida approvazione e adozione dell’aggiornamento al 2017 del Pta 2005, con l’aggiunta di strumenti più efficaci nell’affrontare il fenomeno rispetto a quelli già esistenti (ad es. con la definizione delle aree di protezione delle sorgenti apuane tenendo conto della situazione attuale di inquinamento da marmettola), la prosecuzione del monitoraggio delle sorgenti e dei corsi d’acqua iniziato col Progetto Speciale Cave, e inoltre, anche al fine di coinvolgere maggiormente lo stesso comparto produttivo nella risoluzione di tale criticità, lo sviluppo di riferimenti tecnico-scientifici e procedure che incentivino il comparto produttivo a intraprendere un percorso di gestione sostenibile per il trattamento ed il recupero della marmettola". La divisione danno ambientale del Ministero chiede inoltre alle istituzioni di essere tenuta informata "in merito alla eventuale insorgenza di profili di danno o minaccia di danno ambientale".