Export, venti di guerra. Il marmo è in picchiata. Nautica a gonfie vele. Aziende preoccupate

Il report di Intesa Sanpaolo registra un segno meno del 2,6 nel lapideo. Sorridono le macchine dell’estrazione che impennano di 30 punti.

Export, venti di guerra. Il marmo è in picchiata. Nautica a gonfie vele. Aziende preoccupate

Export, venti di guerra. Il marmo è in picchiata. Nautica a gonfie vele. Aziende preoccupate

La crisi sui mercati internazionali, in particolare con gli Stati uniti d’America, ha pesato molto sull’export del distretto del Marmo di Carrara nel primo semestre dell’anno, con un calo delle esportazioni che deriva in particolare dal comparto del grezzo. E’ quanto emerge dall’analisi della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, illustrata a Firenze nella della Direzione Regionale Toscana e Umbria Intesa Sanpaolo, alla presenza di Maurizio Bigazzi, presidente Confindustria Toscana, e di Tito Nocentini, direttore regionale Toscana e Umbria Intesa Sanpaolo. Il Monitor dei Distretti della Toscana al 30 giugno 2023 ha confermato ancora una volta la centralità dei 19 distretti toscani e dei 2 poli tecnologici nell’economia regionale, che rappresentano il 53% dell’export complessivo.

Le specializzazioni distrettuali e i poli tecnologici toscani hanno mostrato una buona capacità di risposta e un’elevata competitività nei mercati internazionali, pur in presenza di un rallentamento della domanda internazionale a partire dal secondo trimestre, raggiungendo il valore di 15,3 miliardi di euro, in crescita dell’8% rispetto al primo semestre 2022. Tra i distretti del sistema casa, il Marmo di Carrara si attesta a 358 milioni di euro (-9,6 milioni; -2,6%) che si articola in un calo per il marmo grezzo del -5,3%, una sostanziale tenuta nella componente lavorata (-2,0%) e una crescita importante nel comparto delle macchine per il settore estrattivo (+30%). Tra i mercati si evidenzia la riduzione delle esportazioni di pietra lavorata verso gli Stati Uniti (-23,6 milioni), come detto la perdita maggiore, solo in parte compensata da commesse indirizzate agli Emirati Arabi (+5,3 milioni), Marocco (+3,0 milioni) e Repubblica di Corea (2,6 milioni); per la pietra grezza l’impatto principale è legato alle esportazioni verso la Cina (-5,3 milioni). Anche nei prossimi mesi, purtroppo, la dinamica dell’export dei distretti non mostrerà la stessa brillantezza osservata nel 2021 e nel 2022, frenata anche dalle crescenti tensioni geopolitiche.

L’elevata competitività raggiunta e il posizionamento maggiormente orientato verso l’alto di gamma, consentiranno alle specializzazioni distrettuali di mantenersi vicine ai livelli record di export toccati lo scorso anno. Da segnalare che, all’interno del report, la provincia apuana viene inserita in parte all’interno del distretto della nautica di Viareggio, e bisogna tenere conto delle importanti realtà locali come The Italian Sea Group. Distretto della nautica che viaggia invece a gonfie vele con una crescita che ha interessato il distretto per un complessivo +6,3%. "L’export è, indubbiamente, un importante traino per il nostro sistema economico – commenta Maurizio Bigazzi, presidente Confindustria Toscana -; ma già dai dati del secondo trimestre, seppure complessivamente positivi, si leggono i primi importanti segnali di rallentamento in alcuni settori strategici. Ed è in questo scenario che, come sistema confindustriale toscano, stiamo rafforzando le nostre iniziative di sostegno delle imprese verso percorsi di crescita internazionale e di innovazione digitale e sostenibile".