CRISTINA LORENZI
Cronaca

Erp: ciclone Panfietti: "Un fallimento di Arrighi". Morotti senza freni

Il segretario del circolo Centro se la prende con la sindaca e con Lorenzetti. Mirabella attacca: "Un chiaro esempio di incapacità politica. Una batosta". .

Le case popolari di Grazzano ristrutturate con un restyling da Erp

Le case popolari di Grazzano ristrutturate con un restyling da Erp

Avevamo parlato di uno tsunami politico. Si è scatenato un tutti contro tutti dentro il Pd e fuori sulla riconferma di Luca Panfietti a capo dell’Erp. Così Luciano Morotti, segretario del Pd del circolo di Carrara centro, firmatario insieme a Dino Geloni, Enrico Marselli, Fabrizio Volpi, Elena Vatteroni, Mirco Del Vecchio e Gino Cappè di una lettera in cui chiedeva ai sindaci di puntare al rinnovamento ai vertici delle case popolari, dopo aver preso la sonora batosta di un voto unanime che dimostra quanta importanza possano avere correnti e spifferi in via Groppini, continua la battaglia in solitario e se la prende con la sindaca Serena Arrighi "che chiedeva il cambiamento e poi si è allineata all’ultimo momento" e con il presidente della Provincia Gianni Lorenzetti che invece ha sposato fin dall’inizio la causa di Panfietti.

"E’ un errore ripresentare la stessa persona – scrive Morotti appenba chiusa l’assemblea che ha riconfermato il presidentissimo – . Il Pd smentisce le sue linee e riconferma il presidente dopo 15 anni e 5 mandati non considerando il periodo in cui fu presidente il padre. E pensare che Argante Mussi, dirigente del Pd ai tempi di Andrea Rigoni, non si ripresentò dopo due mandati. Ma il voto di lunedì è sorprendente: tutti i sindaci, di destra e di sinistra, una vera ammucchiata, hanno incoronato Re Panfietti tarscurando la regola dei due mandati. Grave che il sindaco di Montignoso, influente personaggio del Pd, non abbia appoggiato la richiesta di Arrighi che chiedeva il cambiamento, in nome della maggioranza del 41,38%, e di impostare una nuova politica della casa". Secondo Morotti sono queste le posizioni che allontanano i cittadini dal voto e si appella alla segreteria regionale.

Parla invece di fallimento politico di Arrighi, il consigliere Filippo Mirabella: "Dopo mesi di dichiarazioni pubbliche e manovre interne per mandare a casa Panfietti, Arrighi lo ha votato. Eppure, la sindaca e la vice Roberta Crudeli erano andate in pellegrinaggio in Via Groppini, per rimuovere Panfietti. Una campagna costante, fatta di contatti, incontri, pressioni, con l’obiettivo di chiudere un ciclo. E il voto della Arrighi che avrebbe potuto segnare la coerenza, ha certificato l’ennesima sconfitta politica". Mirabella entrapoi nel merito della gestione di Panfietti e parla di "perdite, di alloggi chiusi, di incarichi esterni con 2 milioni di consulenze". Mirabella affronta poi il tema di Morotti "servito solo da sfogo temporaneo della Arrighi, per far uscire il suo dissenso. Al momento decisivo, anche la Arrighi ha fatto quello che aveva detto di non voler fare: votare Panfietti. Una mossa che non solo ha distrutto la sua credibilità politica, ma ha anche dimostrato l’assoluta incapacità di reggere un confronto di potere".