MICHELE SCUTO
Cronaca

Energia vitale da un dolore. Maxi donazione al Noa

La famiglia di Massimo Baudinelli ha acquistato un ecobroncoscopio. Lo strumento di ultima generazione fondamentale contro i tumori polmonari.

La famiglia di Massimo Baudinelli ha acquistato un ecobroncoscopio. Lo strumento di ultima generazione fondamentale contro i tumori polmonari.

La famiglia di Massimo Baudinelli ha acquistato un ecobroncoscopio. Lo strumento di ultima generazione fondamentale contro i tumori polmonari.

Ha trasformato in energia vitale il dolore per la perdita del figlio Massimo Baudinelli, detto Max, morto per un tumore al polmone. Franca Bernardini ha voluto trasformare il suo strazio in altruismo donando un contributo economico importante, di cui non ha voluto rendere pubblica l’entità, uno strumento di ultima generazione che segna una svolta nella diagnosi e nella stadiazione del tumore polmonare. E’ un ecobroncoscopio, un dispositivo avanzato che consente, in un’unica seduta, di effettuare biopsie sotto guida ecografica con altissima precisione, ottimizzando l’intero percorso diagnostico. Il progetto è stato possibile anche grazie al co-finanziamento dell’Asl Toscana nord ovest.

La donazione è arrivata grazie all’interessamento di Alda Maria Bassi, radiologa dell’Asl 5 Spezzino, e di Antonella Vigani, internista oncologa in libera professione, che hanno preso contatti con Valentina Pinelli, direttrice di Pneumologia Area Nord cheha costruito e reso operativo il progetto in tempi rapidi insieme al suo team.

"È un onore, ma anche un onere – ha spiegato la Pinelli – perché oltre all’acquisto dell’ecobroncoscopio, è stato necessario disporre di personale medico e infermieristico qualificato, debitamente formato. Lo strumento è stato collocato nell’Endoscopia dell’Ospedale delle Apuane ed è gestito in prima battuta dall’équipe di Pneumologia, oggi diretta da Anna Porcu".

Pinelli ha espresso profonda gratitudine a Franca Bernardini, "una mamma che ha saputo trasformare un dolore immenso in un gesto concreto per la collettività. Questo strumento migliorerà in modo significativo la presa in carico dei pazienti, evitando loro viaggi verso centri lontani come Pisa o Firenze". Il direttore sanitario del Noa, Giuliano Biselli, ha sottolineato tecnica e umanità del progetto: "Non è facile accettare una donazione. Ci sono ostacoli burocratici, tempi stretti, difficoltà organizzative. Ma questa è stata una donazione consapevole, generosa e cospicua, canalizzata con determinazione verso il bene pubblico. La risposta rapida dell’azienda, e la disponibilità all’investimento, hanno fatto la differenza. Questo ecobroncoscopio è il simbolo di una sanità che si costruisce insieme, con cuore e competenza".

E il valore della “rete professionale” è stato sottolineato anche dal direttore del Dipartimento Specialità Mediche, Renato Galli. Aldo Casani, coordinatore dell’Area Medica del Noa, ha ringraziato per il riconoscimento implicito al lavoro svolto da tutto il personale guidato da Pinelli. L’iniziativa si inserisce in un percorso diagnostico di secondo livello in continuo sviluppo, che potrà contare su tecnologie all’avanguardia da aggiornare costantemente.

Michele Scuto