
Franco Muzzio
Mulazzo (Massa Carrara), 15 giugno 2021 - Un altro lutto colpisce il mondo culturale della Lunigiana. E’ morto ieri, per un malore improvviso, l’editore Franco Muzzio, che da qualche decennio aveva spostato l’attività da Padova a Mulazzo con la casa editrice Tarka.
Aveva 73 anni e il destino ha spento il suo amore per il libro ieri mattina, dopo il rito del caffè, che prediligeva gustare al Bar Abramo di Teglia. Al ritorno negli uffici di Mulazzo, mentre era solo alla guida dell’auto si è sentito male ma è riuscito a fermarsi. E’ stato soccorso da persone di passaggio che hanno allertato il 118. Una volta giunto al Pronto soccorso di Pontremoli, i sanitari hanno potuto solo constatarne il decesso. Una perdita dolorosa per il territorio perché Muzzio col suo lavoro con Tarka stava valorizzando autori e temi importanti sia ripubblicando testi storici classici come “Lunigiana ignota“ di Carlo Caselli, il giornalista che nell’estate 1930 percorse a piedi il territorio e fu rapito dal dantesco "vapor di Val di Magra", ammirato dalle alture di Mulazzo. Ma anche pubblicando la Storia dei librai pontremolesi, vicende da cui era rimasto affascinato tanto da suscitargli il desiderio di acquistare una casa a Montereggio sin dagli anni Ottanta. Ma la sua casa editrice aveva un ampio ventaglio di pubblicazioni con collane di natura, salute, scienze, natura cibo e cucina e altro.
"Poi ha insediato la casa editrice a Mulazzo, dove ha acquistato la vecchia sede del Comune - racconta Gianni Tarantola, già presidente della Fondazione Città del Libro -. Ha recuperato molti libri sulla Lunigiana cercando di valorizzare gli autori locali. Franco era un amico; con lui e il Comune di Mulazzo avevamo progettato la Festa del libro, Silent Book e l’adesione alle Book Town. E’ una grave perdita, ma spero che la casa editrice Tarka possa proseguire l’attività, grazie alle collaboratrici che sono molto brave". Il sindaco Claudio Novoa ha rivolto le condoglianze ai famigliari dell’editore. "Oggi è una giornata amara - afferma - un altro amico ci ha lasciato. Muzzio era entrato da padovano a far parte della storia della nostra comunità e in particolare di quella montereggina, per amore del libro e dell’editoria. Dalla libreria nel cuore di Mulazzo alle iniziative per valorizzare Montereggio come paese del libro, le sue intuizioni hanno guidato la strada verso riconoscimenti internazionali. Una storia di passione arricchita dalla sua attività di editore che con Tarka ha contribuito a dar voce alla Lunigiana. Come sindaco gli sono molto grato per aver impegnato tante energie e per averci regalato preziose idee". Anche il direttore del Museo di San Caprasio Riccardo Boggi è colpito. "Con tristezza ho appreso la notizia - commenta -, Muzzio era una personalità che lascia un vuoto nel campo della cultura. Il suo progetto editoriale si distingueva per la pubblicaz ione di importanti autori spaziando dalla saggistica all’etnografia, alla storia degli universi locali. La sede della sua casa editrice è stata luogo di confronto per studiosi e autori ai quali non mancava mai di elargire consigli". Il professor Giuseppe Benelli ricorda lo stile riservato di Muzzio, sempre attento alle novità. "L’ho incontrato qualche settimana fa a Mulazzo. Mi ha salutato con affetto e ha chiesto alla segretaria di portarmi due libri freschi di stampa. Ci mancherà".