MARIA NUDI
Cronaca

Massa, chiude l’edicola dopo 70 anni di attività. "Ho il magone, mi mancheranno i clienti"

Giancarla Ferrari, della rivendita di via del Mercato, ha detto basta. "È arrivata l’ora"

Giancarla Ferrari, 77 anni, titolare dell’edicola di via del Mercato (foto Paola Nizza)

Massa, 8 luglio 2022 - Aveva 7 anni quando per le vacanze estive ha iniziato, quasi per gioco, ad affiancare i genitori che consegnavano i giornali a domicilio. È iniziato così, bussando alle porte delle abitazioni, il mestiere che Giancarla Ferrari ha portato avanti per tutta la vita. Giorno dopo giorno al servizio della informazione e dei suoi clienti. Senza tregua, cercando di esaudire – e i risultati dimostrano che ha centrato l’obiettivo – le esigenze dei clienti. Per 70 lunghi anni, Giancarla Ferrari, 77 anni, massese della Rocca, è stata una giornalaia, così si definisce quando racconta la sua vita.

Da ieri la sua edicola, quella dell’ex mercato coperto, a due passi dalla zona pedonale, ha la saracinesca abbassata. Chiusa. Giancarla Ferrari, dopo oltre mezzo secolo abbondante di lavoro, ha deciso di andare in pensione. Carattere ruvido, ma cuore che batte forte per questa scelta, Giancarla mancherà a tutti i suoi clienti che sono rimasti senza fiato quando lei, mercoledì mattina, consegnando il quotidiano o una rivista, e dopo le due consuete chiacchiere, ha detto "Da domani l’edicola sarà chiusa". Senza mezzi termini, senza girarci intorno, com’è il suo carattere. E sono stati i clienti, con il passaparola, a chiedere un ricordo per salutarla attraverso il giornale, il prodotto che si identifica con la sua vita. "Fosse stato per me – racconta Giancarla – me ne se sarei andata in silenzio. Ma i miei clienti hanno scelto diversamente".

Come si sente al pensiero che domani la sveglia non suonerà e che la sua edicola è chiusa?

"Non lo nego, il magone alla gola c’è. Ma è arrivata l’ora di chiudere. Per tanti motivi ho deciso di farlo. Ma i rimpianti ci sono". Giancarla Ferrari ha iniziato a lavorare d’estate, quando aveva 7 anni e la scuola elementare finiva. Ora abbassa la saracinesca in un giorno di sole di piena estate. Riavvolge il nastro dei ricordi. "Ho iniziato con i miei genitori porta a porta, andavamo in tutta la città. Senza distinzione. Poi nel 1958, se ricordo bene, mio padre ha aperto la rivendita di giornali dove ora c’è la fontana, poco più su dell’edicola attuale. Nel 1960 siamo scesi qui e dal 1970 l’edicola l’ho gestita io".

Chi sono stati i suoi clienti?

"Tutta la città. Senza distinzione. Pensi che alcuni sono i figli e perfino i nipoti di quelli che ho conosciuto quando ho iniziato. Ho sempre fatto due chiacchiere con tutti. Oltre ai quotidiani, ho venduto tanto anche le riviste speficiche, quelle dei vip e della bellezza per le donne e quelle dei motori per gli uomini. Ho ascoltato i miei clienti e ho sempre detto loro la mia opinione senza mentire. Ecco, il dialogo con loro mi mancherà".

Giancarla Ferrari, dal carattere schivo, non ama sbandierare che ha avuto anche clienti famosi: attori e cantanti. Ma per una fa un’eccezione: "Qui è venuta anche la grande Mina. Ma per me i clienti sono tutti uguali. Ma qualcuno di speciale c’è stato, come il vostro collega della Nazione Mauro Pighini, gran signore, e il figlio Massimo, che ho visto entrare in redazione".

Come è cambiato il suo lavoro?

"Tanto. All’inizio aprivo alle 5,30 del mattino e chiudevo anche le dopo le 22. Oggi è cambiato tutto. La mia edicola se devo cederla gratis non lo faccio. Preferisco così".

Cosa le hanno detto i clienti quando hanno saputo che chiudeva?

"Hano detto... “E ora come facciamo?“. C’è da capirlo, parliamo di 70 anni di attività. Sono la giornalaia più vecchia della città e non faccio riferimento alla data della ’patente’ ma da quando ho iniziato".

E questa volta il nodo alla gola si sente e due lacrime solcano il volto di Giancarla. E anche la Nazione la ringrazia per quello che ha dato alla redazione in tutti questi anni. L’edicola della ’Carla’ è storia della città. Buona vita, Giancarla.