E il basket piange fra retrocessioni, impianti precari, litigi e dispetti

Ben tre società ma nessuna in campionati nazionali. La difficile convivenza di Cmc, Legends e Audax .

E il basket piange fra retrocessioni, impianti precari,  litigi e dispetti

E il basket piange fra retrocessioni, impianti precari, litigi e dispetti

Tre società in categorie regionali e due retrocessioni. Se non è un record (negativo), poco ci manca. E’ un bilancio decisamente poco lusinghiero quello dell’ultima stagione del basket carrarese. Audax, Cmc e Legends in categorie secondarie (C e interregionale 1), due retrocessioni (dalla C alla divisione regionale 1 e dalla divisione regionale 1 alla divisione regionale 2), una salvezza (in divisione regionale 1). Il basket carrarese esce piuttosto malconcio da questi campionati appena conclusi ma per chi segue la pallacanestro non è una sorpresa. A Carrara il basket che conta è solo un ricordo lontano, molto lontano, e che negli ultimi lustri si colloca nella parte bassa dell’elenco.

Un dato che dovrebbe indurre a qualche riflessione ma in passato quei pochi che hanno provato solo a pensare di trovare una soluzione unitaria, se ne sono presto pentiti. Per una città di provincia come Carrara, avere tre società di basket potrebbe anche essere un record positivo: vorrebbe dire che tanti giovani sono attratti dalla palla a spicchi, che la tradizione è viva e che appassiona. Ma approfondendo emerge qualche traccia: discordie e divergenze tra gli addetti ai lavori che in alcuni casi, con il tempo si sono trasformate in veri dissidi e rancori che dopo un trentennio non hanno ancora trovato né soluzione né pace.

All’origine ci sono motivi economici e tesseramenti di giocatori, a cui poi, con il trascorrere degli anni, si sono aggiunte anche discordie sulla gestione degli impianti (nonostante siano in uno stato molto precario e da oltre due anni inibiti al pubblico). In un passato non troppo recente in diversi hanno provato a sussurrare che una situazione del genere non giova a nessuno e che danneggia tutto il movimento, ma poi hanno dovuto arrendersi davanti alla impossibilità di fare sistema.

"Non è più il momento di pensare al proprio orticello ma occorre una programmazione per il rilancio del basket carrarese" dice Giorgio Benfatto, il presidente dei Legends. Nello scorso anno il ds dell’Audax Massimo Alibani, aveva sussurrato l’idea di "una collaborazione nel basket cittadino per avere una prima squadra forte e competitiva, con formazioni giovanili in grado di gareggiare nei campionati importanti". Ma l’idea era abortita sul nascere. Caustico è il commento del Cmc "non sono a conoscenza di proposte o progetti, ma andare d’accordo con persone che non perdono occasione per offendere, non è collaborazione ma fantascienza" dice il presidente biancoceleste Leonardo Marrazzini. E le retrocessioni della stagione appena terminata hanno nuovamente accesso i riflettori sulla situazione.

Così il copoluogo Carrara non ha una squadra di basket in un campionato nazionale e mentre si continua a litigare, il tempo passa, i giovani si allontanano, il pubblico perde di interesse, il basket si spegne. Se non ci saranno ripescaggi, nella prossima stagione Carrara potrà "vantare" due squadre in divisione regionale 1 e una in divisione regionale 2.

Maurizio Munda