REDAZIONE MASSA CARRARA

Diga di Teglia, la Edison sconfitta dai dipendenti

La società dovrà pagare circa 150 mila euro per i turni di reperibilità imposti ai lavoratori. La soddisfazione di Nicola Del Vecchio (Cgil)

"Grande soddisfazione per l’epilogo che ha avuto la vertenza dei lavoratori della diga di Teglia, contro Edison". A scrivere così è Nicola Del Vecchio, il dirigente della Cgil che ha seguito la vertenza che ha fruttato oltre 150 mila euro. E Del Vecchio arriva a citare la Bibbia nel racconto del VecchioTestamento dove si narra la lotta tra Davide e Golia, col pastorello ebreo armato solo di una fionda che uccide Golia, il soldato più forte dei filistei, che in precedenza aveva sconfitto e ucciso tutti i suoi avversari-

"Abbiamo intrapreso una vertenza pilota con la nostra avvocata Michela Poletti per sovvertire il sistema con cui venivano organizzate e retribuite le ore di reperibilità speciale, previste in ogni campo lavorativo dalla legge. L’accordo sottoscritto ieri in Tribunale sancisce una nostra vittoria. Nella diga di Teglia, ogni operaio alla fine del proprio turno di lavoro, iniziava il periodo di reperibilità, di 15 ore, non retribuite a meno che non ci fosse un’emergenza e dovessero quindi diventare operativi. Un po’ come avviene al medico che, finito il turno in ospedale va a casa e, se reperibile, scatta al momento della chiamata. I lavoratori di Teglia, non potevano andare a casa e tornare in diga qualora ci fosse un’urgenza. A causa della distanza Edison gli faceva trascorrere le ore di reperibilità in una casetta, staccata dal guardianaggio, posta sulla cima dell’impianto, in isolamento, e senza potersi addormentare, e dovendo staccare il loro salvavita, perché Edison permetteva di utilizzarlo solo durante l’orario di lavoro e non durante la reperibilità. Abbiamo presentato due esposti, cosa che ha portato, unitamente al fondamentale intervento dell’ispettorato del lavoro, Edison a partire dal primo aprile del 2019 ad abbandonare la reperibilità tanto cara, istituita con un ordine di servizio nel 2017. Dal primo aprile 2019 il servizio di guardianaggio in diga viene svolto da una società a cui è stato appaltato il servizio all’esterno. La società fa osservare ai suoi dipendenti un orario di lavoro su turni, analogo a quello osservato dai lavoratori Edison prima del 2017. Da quella data i lavoratori di Edison, fino ad allora comandati a svolgere la reperibilità speciale, sono stati destinati ad altre mansioni in lavoro giornaliero".

Il sindacalista conclude il racconto dicendo che "dopo aver raggiunto l’obiettivo di non far effettuare più la reperibilità speciale ai lavoratori, e aver permesso la creazione di nuovi posti di lavoro in totale sicurezza, cioè su turni di otto ore ciascuno, oggi ci troviamo a veder riconosciuto anche il giusto indennizzo economico a coloro che per mesi hanno visto stravolta la propria vita. Singolarmente nessun lavoratore avrebbe ottenuto un tale risultato ma insieme con caparbietà e determinazione abbiamo costretto Edison a fermarsi".

A.Lup.