DANIELE ROSI
Cronaca

Dall’inferno con il peluche. Anche 45 bimbi scesi dalla Sea Watch nel porto sicuro

Sono stati 190 i migranti che ieri sono scesi sulla banchina Fiorillo. Registrati alcuni casi di scabbia e una sospetta turbercolosi.

Sono stati 190 i migranti che ieri sono scesi sulla banchina Fiorillo. Registrati alcuni casi di scabbia e una sospetta turbercolosi.

Sono stati 190 i migranti che ieri sono scesi sulla banchina Fiorillo. Registrati alcuni casi di scabbia e una sospetta turbercolosi.

Un sorriso che vale più di mille parole. Terminato il viaggio in mare, inizierà adesso una nuova vita per le 190 persone sbarcate ieri pomeriggio a bordo della nave ong Sea-Watch 5. Un viaggio della speranza fino al porto di Marina di Carrara, concluso alla banchina Fiorillo pieni di speranze e soprattutto con la voglia di voltare pagina, provando a immaginare un futuro migliore. L’arrivo della nave, previsto per le 21, è stato anticipato alle 18.

Come già in passato, i primi a scendere sono stati i più piccoli, tutti con giocattoli in mano. A colpire sono sempre le espressioni dei bambini che, pur provati dal viaggio in mare aperto, riescono a restituire un sorriso allo staff a bordo e alle persone in banchina. Più volte nel corso di questi anni, proprio negli attimi immediatamente prima della discesa sulla scaletta che dalla nave conduce alla terra ferma, tanti migranti si lasciano andare a un caloroso saluto e a un abbraccio con la squadra a bordo dell’imbarcazione: fedeli compagni di viaggio per alcuni giorni e con cui hanno sicuramente condiviso sogni e speranze, oltre che instaurato una amicizia. Una circostanza che si è ripetuta anche ieri, con sguardi d’intesa, abbracci e il classico in bocca al lupo.

Presente come al solito lungo la banchina Fiorillo la numerosa ‘squadra’ dell’accoglienza, messa in piedi grazie al coordinamento della prefettura e composta da volontari, Croce Rossa, Asl, forze dell’ordine, Capitaneria e Autorità portuale. In banchina anche la sindaca Serena Arrighi, la vicesindaca Roberta Crudeli e l’assessore Carlo Orlandi, oltre al vice prefetto vicario Andrea Leo. In un primo momento le autorità avevano assegnato alla nave il porto di Civitavecchia, poi cambiato con Marina. Per lo scalo apuano si è trattato del diciassettesimo sbarco dal 2023 a oggi e il terzo del 2025. A Marina invece la Sea-Watch 5 era già sbarcata il 28 dicembre 2023 e, in quella circostanza, a scendere in banchina furono 119 migranti. Con le 190 persone arrivate invece ieri sera, il totale dei migranti arrivati nello scalo apuano dal 2023 da quando è stato dichiarato porto sicuro, sale a 2140 persone. Un dato importante, che rende Marina di Carrara tra i porti più attivi per numero di sbarchi in tutta Italia.

Di queste 190 persone, il primo gruppo di 56 migranti era stato soccorso su un barchino in vetroresina e gli altri 134 a bordo di una barca in legno a doppio ponte in una seconda operazione di salvataggio. "Siamo uno dei porti più attivi come sbarchi in Italia - ha ricordato la sindaca - e finalmente queste 190 persone sono potute arrivare in un porto sicuro, anche alla luce della tragedia successa nel Mediterraneo nelle scorse ore. Il lavoro delle ong è importante". Seguendo un iter ormai collaudato, i migranti hanno ricevuto i primi controlli direttamente a bordo della nave, per poi essere accompagnati con i pullman nel padiglione B di Imm-CarraraFiere per le procedure di identificazione e i controlli medici. Dopo essere stati visitati e rifocillati, sono stati accompagnati verso le strutture di accoglienza selezionate. "Delle 190 persone, 45 sono minori non accompagnati tra i 14 e i 18 anni - ha spiegato il vice prefetto vicario Andrea Leo - con una parte di loro che resteranno in Toscana e un altro gruppo di persone in altre regioni. Le provenienze principali sono Bangladesh, Eritrea, Etiopia, Egitto e Sudan. Alcuni soggetti hanno casi di scabbia e c’è una donna con sospetta tubercolosi".