
Dalle vele delle barche gonne accessori per una moda sostenibile. La cooperativa simulata ‘Cuori di Stoffa’ dell’Einaudi-Fiorillo di Marina premiata a Firenze al Festival dell’economia civile. Grande successo per il progetto degli studenti dell’isituto professionale ‘Barsanti’ che hanno realizzato capi di abbigliamento e accessori riutilizzando le vele delle imbarcazioni all’intenro di un percorso ideato da Confcooperative Toscana e dalla Federazione Toscana delle Bcc per promuovere esperienze di imprese cooperative nelle scuole.
Il risultato ha convinto tutti i critici grazie a uno stile glamour, ma anche sostenibile che parte dal ridare nuocva vita non solo alle vecchie vele, ma anche alle carte nautiche trasformate in originali accessori da indossare. A dare vita a questa linea di moda ’circolare’ son stati gli studenti della IV C dell’Einaudi Fiorillo riuniti per l’appunto nell’impresa cooperativa simulata ‘Cuori di Stoffa’. Questa inzitiva è stata premiata nel corso della seconda edizione del Festival dell’economia civile che si è svolto a Firenze nel weekend con la sua seconda edizione. Grazie ai loro manufatti a base di materiali di scarto reinventati con creatività, gli alunni del corso di moda hanno conquistato il terzo gradino del podio riservato dal Festival ai progetti scolastici sviluppati nell’ambito del premio ‘Prepararsi al futuro: le scuole verso Firenze’, promosso da NeXt - Nuova Economia per tutti.
L’esperienza di Cuori di Stoffa nasce nel solco del Toscana 2030, il progetto ideato da Confcooperative Toscana e dalla Federazione Toscana delle Bcc in collaborazione con FondoSviluppo Spa, per promuovere il modello cooperativo nelle scuole, supportando le classi in iniziative di impresa cooperativa simulata. Sotto la supervisione della professoressa Francesca Gianfranchi e della tutor della Cooperativa Compass Bruna Monticelli, i ragazzi della IV C, durante l’anno scolastico 2019- 2020, hanno avviato la loro attività partendo da due punti fermi: l’attenzione all’ambiente e la sinergia con le imprese del territorio. Per gli studenti è stato naturale cercare nei molti cantieri navali e nei rimessaggi della città i primi interlocutori.
Le aziende del territorio hanno messo a disposizione dei ragazzi le materie prime: vele non più utilizzabili, carte nautiche da cestinare, ma anche teli e vari oggetti di plastica. Rifiuti che ben presto sono stati riportati in vita dai ragazzi con una nuova forma: quella di abiti tinteggiati con tecniche naturali come lo shibori borse e gonne, foulard, accessori e oggettistica varia.
"E soprattutto per gli studenti dell’istituto Barsanti - commenta Claudia Fiaschi, presidente di Confcooperative Toscana – che grazie a Cuori di Stoffa hanno potuto vivere in prima persona un’esperienza di impresa concreta attraverso il mondo cooperativo. Ulteriore testimonianza di quanto per noi sia importante riuscire a dare ai ragazzi strumenti utili al loro futuro, dai banchi di scuola fino allo stage in cooperativa. Veicolando al contempo i valori che ci stanno a cuore, come la connessione con la propria comunità e l’attenzione alla sostenibilità ambientale ed economica. Fondamentali i contributi di professori e tutor, che hanno seguito i ragazzi passo dopo passo con molteplici metodologie didattiche. Al riconoscimento rilasciato dal Festival dell’Economia Civile, voglio aggiungere le mie congratulazioni a tutto il team di lavoro".