
ll tema dei diritti, che permea di sé tutta la nostra Carta Costituzionale, non poteva che essere protagonista dei quattro incontri dell’iniziativa ’Sana e robusta Costituzione’ promossa dall’associazione Briciole, con il patrocinio della Provincia. Sia nell’incontro introduttivo incentrato sui travagliati 75 anni di vita del documento fondamentale della Repubblica, sia procedendo nella lettura ragionata degli articoli riguardanti fisco, sanità e lavoro, abbiamo toccato con mano che la Costituzione tutela non solo i cosiddetti diritti di libertà delle persone (la famosa “libertà da”, cara al pensiero liberale), ma anche i diritti sociali, prescrivendo che lo Stato offra prestazioni e servizi per la sicurezza della vita e il soddisfacimento dei bisogni essenziali. "Abbiamo voluto riservare l’ultimo incontro – sostengono i promotoria – a una riflessione che possa, sempre nell’ambito costituzionale, affrontare, secondo un’interpretazione evolutiva, anche quei diritti (quelli di cosiddetta quarta generazione) sviluppatisi in contesti storici che i costituenti non potevano considerare".
Martedì, alle ore 16, nella sala della Resistenza di Palazzo Ducale di Massa, si parlerà di ’Costituzione e diritti’ con Alberto Arcuri, assegnista di ricerca presso la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e il Centro di Ricerca Maria Eletta Martini di Lucca. Arcuri, laureatosi all’Università degli studi di Bologna, ha conseguito il titolo di dottore di ricerca presso la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa; insegna presso il dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Bologna; si occupa di Terzo Settore ed è autore di diversi saggi sulle fonti del diritto.
L’iniziativa dell’associazione Briciole intende connotarsi come contributo allo sviluppo di una cittadinanza attiva e partecipe. L’educazione alla cittadinanza, nel suo significato di educazione alla responsabilità politica, è obiettivo di un’educazione permanente. Destinatari del progetto con studiosi appartenenti per lo più (ma non solo) al mondo accademico, saranno tutti i cittadini massesi e in particolare, è la speranza, gli studenti delle superiori che, lo ricordiamo, studiano educazione civica.