
Contributi a Gabbani: Caffaz denuncia alla Corte dei conti
Simone Caffaz (nella foto) non ci sta, si rivolge alla Corte dei Conti per verificare la legittimità del contributo al concerto di Gabbani. Il consigliere di minoranza rompe il silenzio perché "i capigruppo di maggioranza si sono inventati una norma che non esiste, ovvero un non meglio identificato articolo del Tuel, che giustificherebbe il contributo a un’azienda con scopo di lucro, articolo di cui non si trova traccia".
Parla così di danno erariale dato che "la sindaca non avrebbe potuto concedere il contributo per Gabbani in quanto in contrasto con il regolamento 81 del 1992. Ma se anche fosse vero, come afferma la coalizione, che tale regolamento non sia più in vigore, la sindaca non avrebbe potuto concedere il contributo proprio per la carenza di una normativa che disciplini l’erogazione dei fondi. Circostanza che riguarderebbe tutti i fondi analoghi elargiti". Poi prosegue il consigliere di opposizione: "la concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi e l’attribuzione di vantaggi economici a persone, enti pubblici e privati sono subordinate alla predeterminazione dei criteri, degli importi minimi e massimi cui le amministrazioni stesse devono attenersi. In base a tale norma, risalente a quasi trent’anni fa, ogni ente locale, nel corso degli anni, avrebbe dovuto disciplinare l’erogazione dei contributi, secondo specifiche norme regolamentari, la cui assenza, è bene specificarlo, impedirebbe al Comune di erogare somme a titolo di contribuzione, di qualunque genere". E secondo Caffaz mancano proprio quei criteri come "l’assenza di un preventivo economico dell’iniziativa, citato ma non allegato agli atti e del bilancio ex post della stessa. Il Comune non è una ‘cosa loro’: la sindaca aveva affermato in consiglio comunale che il contributo a Gabbani, che oggi viene dato per scontato, sarebbe stato materialmente elargito solo in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi di vendita dei biglietti. Tali obiettivi non sono stati raggiunti? Quali erano e di quanto sono stati mancati? Per altro, un preoccupante silenzio c’è anche sulla famosa ripiantumazione della pineta di Marina. Quella verrà fatta con certezza o pure salterà? Perché su tutti questi elementi, a più di un mese dal concerto, non viene fatta la necessaria trasparenza e, anzi, la sindaca tace?". Infine il consigliere Caffaz conclude con il regolamento comunale già citato "l’81 del 1992, che sarà anche datato come affermano dalla maggioranza ma è l’unico in vigore, dove all’articolo 8 riporta che i soggetti beneficiari dei contributi non devono avere fini di lucro e le iniziative non devono avere carattere commerciale. Così per tutelare i diritti dei cittadini ci troviamo costretti a rivolgerci a un organismo terzo come la Corte dei Conti".