L’ampliamento del porto di Marina di Carrara non s’ha da fare non solo per motivi tecnici legati all’erosione tout court ma anche per gli effetti economici generati a ‘monte’ del danno ambientale e strutturale. E’ un altro aspetto che emerge dalla relazione generale che accompagna le osservazioni inviate dai Paladini Apuoversiliesi con le associazioni che rappresentano il mondo turistico e balneare. I numeri per i Paladini sono impietosi: "L’ erosione della spiaggia infatti compromette, e in Apuania ha già danneggiato, a cascata tutta la filiera. A fronte della riduzione dei posti ombra, si hanno infatti meno presenze negli alberghi, nei camping e in tutti gli spazi ricettivi, meno pasti ai ristoranti, meno acquisti nelle attività commerciali, meno impiego degli artigiani, meno richiesta per gli affitti e gli acquisti delle case".
E snocciolano i numeri: 644 stabilimenti balneari di cui 438 in Versilia e 206 sulla costa apuana, quindi 16 a Cinquale, 145 a Massa e 45 a Carrara. Poi 424 alberghi (dati Istat 2022) di cui 325 in Versilia, 99 a Montignoso, Massa e Carrara. Nel totale si contano 10 alberghi a 5 stelle e 53 a 4 stelle quindi la massima concentrazione va ai 3 stelle con 263 unità, a sottolineare un’offerta medio-alta. Seguono 63 a 2 stelle e 16 a una stella. Un buon peso hanno anche i 43 Residence, ben 19 in Apuania e 24 in Versilia. E ancora 566 esercizi extra alberghieri, fra cui 48 camping in prevalenza (38) a Massa, nella zona della Partaccia, 442 alloggi in affitto, di cui in Versilia 370 e 72 in Apuania, 16 agriturismo, di cui 11 in Versilia e 5 in Apuania, 36 Bed & Breakfast, 17 case per ferie, 4 Ostelli e 3 rifugi alpini. Si parla di 5.935 esercizi commerciali di cui 3.073 in Versilia, 2.862 a Montignoso, Massa e Carrara e ancora 3.094 ristoranti, caffè, bar e imprese della ristorazione, di cui 1.697 in Versilia e 1.397 a Montignoso, Massa e Carrara. Per i Paladini si parla in tutto di 100.000 occupati, considerando anche l’enorme indotto con un fatturato annuo di oltre 3 miliardi e mezzo di euro e un immenso patrimonio immobiliare.
Quanto vale invece il porto sullo stesso fronte? L’analisi dei Paladini è approfondita, si basa su quanto dichiarato dalla stessa Autorità di sistema portuale, ma anche su dati Istat e Camera di Commercio che vanno a spulciare gli addetti delle attività dirette, come il colosso The Italian Sea Group, ma anche l’indotto intorno. In chiusura sostengono quindi che l’economia "del porto che a quanto dice lo studio della Camera di commercio vale 500 milioni e 7.000 occupati. Questi numeri con l’ampliamento del porto potrebbero anche raddoppiare o triplicare ma non c’è proporzione. La domanda è: l’ampliamento del porto sarebbe una scelta sostenibile nella declinazione ambientale, economica e sociale, nel caso ci fosse anche un minimo rischio di aumento dell’erosione della spiaggia?".
Francesco Scolaro