Commercio da rilanciare. Tonarelli: "Ogni zona ha le sue peculiarità. Sostegni dai Comuni"

La ’ricetta’ del nuovo presidente provinciale della Fipe Confcommercio "Ci sono esigenze diverse tra costa, città e montagna: servono regole ad hoc. Bisogna intervenire anche sulla movida, le sagre e i punti ristoro del mare".

Commercio da rilanciare. Tonarelli: "Ogni zona ha le sue peculiarità. Sostegni dai Comuni"

Commercio da rilanciare. Tonarelli: "Ogni zona ha le sue peculiarità. Sostegni dai Comuni"

E’ il presidente del nuovo sindacato Fipe ristoratori della Confcommercio di Massa Carrara. Si tratta di un volto noto della ristorazione massese, Francesco Tonarelli, da 8 anni titolare della trattoria di famiglia ’Baria Delia’, a Marina di Massa, un locale creato dal suo bisnonno Gigin di Baria nel 1939 e diventato ristorante dopo la guerra grazie alla nonna Delia, donna geniale, una vera e propria istituzione. Tonarelli ha iniziato la nuova avventura nel sindacato con entusiasmo: "Insieme al consiglio direttivo – dice – c’è voglia di metterci in gioco al servizio dei nostri colleghi. Le sfide che ci attendono sono molte: in primo luogo quella di dare nuovo slancio al sindacato Fipe sotto tutti i punti di vista, consapevoli del fatto che il settore dei pubblici esercizi necessiti oggi più che mai di pieno sostegno. Intendo dire dal punto di vista sindacale, nel dialogo con le varie amministrazioni del territorio, ma anche nella formazione e nella ricerca di personale".

Le criticità sono note, alcune generali ma Tonarelli sa che bisogna procedere zona per zona. "E’ così, viviamo in un territorio eterogeneo – afferma – dove ogni zona ha le sue peculiarità e le sue esigenze. Pensiamo alla costa, alle città, alla Lunigiana e alla montagna. Ci vuole uno studio più approfondito sulle situazioni e sulle dinamiche del commercio. La Confcommercio ci mette a disposizione tecnici ed esperti. Noi stiamo raccogliendo le idee e le proposte della base per definire le varie strategie". Il punto focale riguarda regole certe. "Innanzitutto vorrei dire che il nostro è un lavoro bello e importante, perchè cerchiamo di far stare bene la gente, che si tratti di un bar, una pizzeria, una gelateria o un ristorante. Diamo anche una notevole mano all’economia in termini turistici. Ma abbiamo bisogno di una diversa attenzione da parte di chi ci amministra. Prendiamo ad esempio il tema delle sagre – dice Tonarelli –. Quelle tradizionali, storiche, care al territorio e da conservare da noi non sono più di dieci. In realtà in provincia assistiamo a un proliferare di sagre, su ogni prodotto, specie d’estate. Tutte attività che portano poco in termini di tasse e nulla all’occupazione. Ma tolgono clienti al settore che ha ben altri obblighi. Il danno è notevole. Ma si dovrebbe parlare anche dei circoli, fondamentali per la loro funzione sociale e aggregativa. Il problema è che molti in pratica fanno solo ristorazione e allora non va bene".

Un tema ’caldo’ è quello della movida e dei locali con musica. "Anche qui occorre una seria revisione per zone. Ci sono luoghi dove l’intrattenimento è necessario se non indispensabile, altri meno. Vogliamo centri vivi o dormitori? Bisogna capire cosa vuole il territorio e le intenzioni delle amministrazioni. Certo, sono necessari controlli sull’ordine pubblico ed eventuali sanzioni per i trasgressori delle regole e del vivere civile". Un concetto che si sposa anche per quanto riguarda le tassazioni. "Una bar di montagna – sostiene Tonarelli – non può pagare come uno al mare. Non solo. Chi ha un’attività sulla costa è giusto che paghi le stesse cifre in inverno e d’estate? Andrebbe rivisto un po’ tutto. Vorrei solo far rilevare che altrove i Comuni hanno concesso sconti e agevolazioni in materia di tasse e suolo pubblico per favorire il commercio e il turismo".

Un altro aspetto di cui si parla poco, ma che riguarda tutti, è l’attività di ristorazione nei bagni al mare durante la stagione estiva, che in maggioranza sono punti ristoro per bagnanti: solo pochi, quindi, potrebbero essere aperti per cena e invece lo sono quasi tutti (e a prezzi anche cari). "Se le norme ci sono – dice Tonarelli – vanno fatte rispettare, se non vanno bene ci si mobilita per cambiarle, ma non è possibile continuare a ignorarle".

Luca Cecconi