ROBERTO OLIGERI
Cronaca

Colpo nella notte all’ufficio postale I ladri aprono anche la cassaforte

Il blitz a Caniparola. I malviventi sono entrati nel caveau. Hanno perfino tagliato i fili telefonici di tutta la zona

di Roberto Oligeri

Sono dei professionisti, i malviventi che nella notte di venerdì hanno svuotato la cassaforte dell’ufficio postale di Caniparola, a due passi dall’Aurelia. Un piano studiato nei minimi particolari dai ladri che probabilmente hanno fatto più sopralluoghi per decidere come penetrare nella struttura che non serve solo gli utenti di Fosdinovo, ma i molti clienti della Val di Magra che vengono a fare spesa nel centro commerciale di fronte alla filiale derubata. I ladri, intorno a mezzanotte e mezza, hanno tagliato tutti i fili telefonici della zona. E l’orario è stato stabilito in base ai racconti degli abitanti che indicano in quell’ora la sparizione di linea telefonica e WiFi. Poi i “soliti ignoti“ sono entrati in un fondo commerciale sfitto (prima era un negozio di estetista), forzando con facilità la porta in metallo. Una volta dentro hanno fatto un grosso foro in un angolo del muro divisorio con l’ufficio postale. Poi, penetrati anche in questo locale, hanno aperto, presumibilmente con una lancia termica, il caveau.

A quel punto hanno fatto un repulisti: si presuppone un bel malloppo visto che i banditi hanno scelto il giorno 27, la data in cui vengono pagate pensioni e stipendi. I malviventi hanno pure mascherato il foro praticato nella parete da cui sono entrati appoggiandovi contro un vecchio sofà e le poltrone rimaste nel negozio. "Tutte le mattine apro il mio bar “ Mai dire Mai Caffè” alle 6,30; sono la prima ad arrivare fra gli esercenti delle altre 8 attività commerciali di questo stabile dove si trovano anche le Poste. Non mi sono accorta di nulla. Solo più tardi è arrivata un’impiegata smarrita, con una strana aria – racconta la barista Mirca Bartoletti - chiedendomi se avessi notato qualcosa... e ho saputo quanto era accaduto nella notte". Sul luogo sono subito intervenuti gli inquirenti: la marescialla Mercadante, comandante della stazione carabinieri di Fosdinovo con due militari e il maggiore Marella, comandante della Compagnia di Carrara. I militari hanno fatto i rilevi interrogando anche il responsabile dell’ufficio e gli altri impiegati. Bocche cucite da parte degli investigatori. "Già in passato in questa zona si erano verificati fatti analoghi- afferma Paola Galiati assessore al Sociale di Fosdinovo- la sede delle Poste lo scorso anno aveva subito un duro colpo, con il bancomat che era stato fatto esplodere e un negozio di ottica dall’altra lato della strada era stato svuotato di tutta la merce. Senza contare decenni fa la drammatica vicenda di un ladro colpito a morte durante un furto. Del resto siamo a due passi dall’Aurelia, qui la notte non ci abita nessuno, è una zona di confine, c’è un dedalo di strade che ti portano in mille direzioni.... Forse, nel caso dell’Ufficio Postale, era meglio dotarlo di un allarme di ultima generazione....".

"Esattamente un anno fa, il 21 febbraio- ricorda Mirca, la barista- era stato fatto saltare il bancomat dell’ufficio postale a Caniparola. I banditi usarono il gas, quel tanto sufficiente a distruggere la protezione senza far esplodere il contenitore del liquido che avrebbe macchiato le banconote; era gente esperta anche quella e l’ufficio restò chiuso molto tempo". Ma alla domanda se si sente sicura, Mirca Bartoletti risponde: "Questi furti sono una cosa grave ma in tutta franchezza, sono molto più spaventata dalla crisi che la pandemia comporta; lo scorso anno sono stata chiusa tre mesi, non è facile mandare avanti l’attività. I rapinatori del bancomat dello scorso anno erano stati arrestati, prenderanno anche questi...; la cosa principale è saltare fuori da questa crisi".