
Paolo Lambruschi morto in cava a Carrara
Carrara, 3 maggio 2025 – La famiglia di Paolo Lambruschi non ha autorizzato alcuna raccolta di fondi. Quella che sta girando su internet è una truffa. La moglie, la figlia e tutti i parenti del camionista morto sul lavoro mentre guidava un dumper in cava, non solo si dissociano dall’iniziativa che punta ad arrivare a 5mila euro, ma hanno sporto denuncia contro ignoti e in queste ore dovrebbero rivolgersi alla polizia postale per risalire all’identità di chi ha aperto una sottoscrizione a loro nome. In questi giorni sui social sta girando la richiesta di contributi da sottoscrivere sulla piattaforma ‘gofundme’ in favore della famiglia Lambruschi. I nomi che si succedono fra gli autori della raccolta sono diversi e forse di fantasia.
“Siamo una comunità, ognuno di noi penso abbia un’anima e dei sentimenti – recita il testo della colletta con tanto di foto del defunto – vogliamo dare una mano con questa raccolta alla famiglia”. Una richiesta di denaro che ha indignato i familiari, che hanno già dato mandato ai loro legali di mettere in campo le azioni utili a rintracciare l’autore di questa truffa. A crearla non sono stati gli amici né i colleghi di lavoro, tanto meno gli amici della figlia, dei nipoti, neppure gli amici della palestra. E nessuno ha informato i familiari che c’era una qualche intenzione di aprire una sottoscrizione, e dunque si tratta di una persona senza scrupoli che sta cercando di spillare soldi alle persone sfruttando una tragedia. La famiglia Lambruschi si dissocia dalla raccolta fondi che appare sui siti social a nome di gofoundme.com – fanno sapere i parenti del defunto –. La famiglia non ha mai richiesto di raccogliere fondi per la tragica morte di Paolo Lambruschi. Sono già state fatte le debite segnalazioni”.
I legali hanno anche provato a contattare i nomi che si leggono sul sito, ma invano. Un ulteriore segno che si tratta di una truffa, una delle tante che girano sui social, ma stavolta particolarmente deprecabile visto che il raggiro si basa su una morte tragica avvenuta mentre Lambruschi stava lavorando nella cava di Canalgrande. Al momento la salma è ancora a disposizione delle autorità per l’autopsia, disposta per escludere eventuali malori che possano aver fatto perdere il controllo del mezzo a Lambruschi.