ALESSANDRA POGGI
Cronaca

"Città pericolosa senza ragazzi" Coro di solidarietà al bar ’Diverso’

I residenti di piazza Alberica si stringono intorno ai gestori del locale che chiudono per minacce mafiose. L’intervento di Cna: "Per rivitalizzare il centro storico serve anche un po’ di tolleranza e pazienza".

"Città pericolosa senza ragazzi"  Coro di solidarietà al bar ’Diverso’
"Città pericolosa senza ragazzi" Coro di solidarietà al bar ’Diverso’

di Alessandra Poggi

Residenti e commercianti fanno quadrato attorno a Mario Piccini e ai soci del bar Diverso di via Loris Giorgi. Il locale, dopo quattro lettere minatorie per i rumori e alcune sanzioni dei vigili urbani per la musica, ha deciso che sabato chiuderà per sempre. Una di quelle notizie che fanno male alla città ma soprattutto ai tantissimi ragazzini che frequentavano il locale, ora costretti a uscire dalla città per trovare un luogo adatto a loro. Il coro è unanime "il Diverso aveva fatto rinascere Carrara a livello di sana movida". Un punto di ritrovo per i giovani, un locale dedicato all’arte e alla musica, ma anche una luce che rendeva sicura questa parte della città, a pochi passi da quella che molti definiscono zona di spaccio e di bivacchi. E così una marea di cittadini e commercianti proprio sabato si riverserà al Diverso per dimostrare solidarietà ai giovani gestori, ma anche per far capire all’anonimo autore di quelle lettere di stampo mafioso che la città si ribella a queste logiche minatorie.

"Carrara evidentemente non è pronta – dice Andrea Ghinoi dell’omonimo bar tabacchi – e ormai è fatta da una popolazione anziana e bigotta. Qualsiasi cosa che sia estranea alla normalità spaventa e disturba, oggi è il Diverso, domani sarà un altro negozio e poi un altro ancora. L’importante per certe persone è che non si interrompa la linea di monotonia a cui ormai si sono abituati, ma poi nel deserto arrivano i predoni, e quindi dopo non si dovranno lamentare per la delinquenza che la farà da padrone".

"La cosa che mi spaventa è che si possano sdoganare certe dinamiche – dice Silvia Mazzuchelli che abita proprio davanti al Diverso –. Certo ci devono essere delle regole, ma per poter tornare ad avere una città viva serve anche un po’ di tolleranza. Il Diverso era un locale sullo stile milanese e ai giovani offriva tante cose, ma non è stato capito. È questo il Far West. Ripeto servono delle regole ma anche un po’ di pazienza se vogliamo una città animata. Tornare a casa e vedere tutti quei ragazzi era rassicurante da un punto di vista della sicurezza".

Idem per Susi Rontanelli, anche lei dirimpettaia del bar "questi ragazzi erano necessari e meravigliosi – dice Rontanelli – e penso che ci vorrebbe più tolleranza. La muscai era soltanto nei fine settimana e in ogni caso erano tutti ragazzi educati e per bene. Noi siamo con il Diverso, averlo sotto casa mi ha sempre dato la sicurezza per uscire da sola". "Sono molto dispiaciuta e la gente a Carrara è cattiva – aggiunge la commerciante Sara Cappè – in questi due anni hanno portato una ventata di allegria e ripopolato la città. Questa strada grazie a loro era diventata viva e mi faceva piacere vedere tutti questi giovani". Solidarietà anche dall’assessore al Commercio Lara Benfatto. "L’amministrazione è vicina e supporta tutti i commercianti che lavorano e investono nel nostro territorio – scrive Benfatto –. Oltre a dare un servizio alla comunità presidiano zone della città che senza le attività sarebbero preda del degrado. La chiusura del bar Diverso ci rammarica perché il locale rappresentava un punto di ritrovo per tanti giovani e ha riportato vivacità nel centro storico. Allo stesso tempo condanniamo con forza le minacce inviate ai titolari del locale da parte di chi vorrebbe una città silenziosa, vuota e pericolosa". A far cambiare idea ai ragazzi ieri pomeriggio ci hanno provato anche Gino Angelo Lattanzi referente per le relazioni istituzionali di Cna e la sua referente commercio Cristina Bencivinni. "Le regole servono – ha detto Lattanzi – e posso comprendere il disturbo, ma per rivitalizzare Carrara è necessaria un po’ di sopportazione senza contare che un locale come questo, aperto di notte è sinonimo di sicurezza. Dispiace quando chiudono locali che hanno ingranato".