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Carrara, 17 maggio 2016 - UN PIANO straordinario per la sicurezza nel mondo del marmo. Ieri la giunta toscana ha approvato il progetto e lo ha finanziato con 2 milioni e mezzo. Il piano prevede l’assunzione a tempo indeterminato (con procedura di urgenza e risorse già disponibili dell’Asl) di un ingegnere e due geologi e un contingente massimo di 50 tecnici per la durata del progetto. 2 milioni sono previsti per il personale e 500mila euro per beni e servizi.
Fra le azioni previste la vigilanza per la verifica del corretto utilizzo dei dispositivi di protezione, la verifica sugli aggiornamenti rispetto alla stabilità di “coltivazione” previste nei piani. Questo può comportare anche provvedimenti di sicurezza per contesti dove siano state rilevate problematiche di instabilità.
Per le attrezzature vanno inoltrate al ministero le non conformità sulle macchine tagliatrici a filo non rispondenti ai requisiti essenziali di sicurezza. E vanno assistiti i sorveglianti sui “limiti di utilizzo sicuro per le macchine a filo diamantato. Al piano si prevede vigilanza sulla rispondenza alle Linee guida per la movimentazione del marmo, sul protocollo sanitario, Centrale è il potenziamento dei controlli dell’Asl: con 23 nuovi assunti ci saranno 2280 accessi in due anni con 6 o 7 sopralluoghi ogni anno in ciascuna delle 170 cave. Per queste operazioni sono necessari 17 fuoristrada. Nel 2015 gli accessi in cava sono stati 280 con 100 valutazioni sui versanti. Nelle 600 aziende del lapideo gli accessi previsti dal progetto nel biennio per controllare la movimentazione delle lastre saranno 900 con accessi in azienda ogni 1-2 anni. Nel 2015 gli accessi sono stati 50 (un accesso ogni 12 anni).
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