DANIELE MASSEGLIA
Cronaca

Cava Fornace, la Regione dice stop. La messa in sicurezza in 10 giorni

Diffida ai gestori della discarica dopo il crollo. Attese le analisi di Arpat ma l’inquinamento sembra evitato

ll sopralluogo a Cava Fornace dei sindaci Lorenzetti e Giovannetti

ll sopralluogo a Cava Fornace dei sindaci Lorenzetti e Giovannetti

Montignoso, 9 maggio 2024 – Sospensione di ogni attività e 10 giorni di tempo per presentare una relazione che dimostri di aver adottato tutte le prescrizioni richieste, illustri le cause del crollo all’interno di Cava Fornace e fornisca informazioni su misure di sicurezza, analisi sul percolato franato e molto altro. È il contenuto della diffida che la Regione ha inviato a ‘Programma ambiente Apuane’, società che gestisce la discarica al confine tra Montignoso e Pietrasanta, dopo l’incidente di lunedì con il cedimento di una porzione del perimetro esterno e la conseguente fuoriuscita di percolato che ha inondato anche Aurelia e Lago di Porta.

I gestori dovranno sospendere subito il conferimento dei rifiuti su Montignoso (sul versante pietrasantino già raggiunta la quota massima autorizzata di 43 metri) e mettere in atto interventi per ripristinare le condizioni di sicurezza. Intanto si aspetta l’esito delle analisi di Arpat anche se, come detto martedì a Montignoso in Commissione Cava Fornace, dalle prime analisi non ci sarebbero segni di inquinamento.

"Finalmente – dice il sindaco di Pietrasanta Giovannetti – anche la Regione ha dovuto aprire gli occhi. Come spesso succede, serve un episodio di portata eccezionale per scuotere chi, finora, è rimasto sordo o quasi alle preoccupazioni da tempo manifestate da comitati e cittadini. La comunicazione della Regione è la presa di coscienza, seppur tardiva e per certi versi obbligata, della necessità di una riflessione più ampia e approfondita su ciò che ha segnato finora il percorso della discarica". L’onorevole Elisa Montemagni (Lega) annuncia un’interrogazione al Ministero dell’ambiente "perché si indaghino attraverso il Sistema nazionale protezione ambiente e il Noe eventuali responsabilità e presenza di pericoli per l’ambiente, per il sistema idrico, per il Lago di Porta e la salute dei cittadini, verificando inoltre l’idoneità del sito". 

Dura la reazione anche del 5 Stelle, a firma dell’onorevole Riccardo Ricciardi e della coordinatrice provinciale Luana Mencarelli: "E’ l’ennesima dimostrazione dell’inazione della politica “decidente” di fronte a temi come la tutela ambientale. Ora di fronte a ciò che è successo, per incuria, mancanza di controlli o per evento naturale poco importa, cosa hanno da dire? La politica “decidente” si assumerà la responsabilità di non aver provveduto alla chiusura di quel sito nonostante le evidenze scientifiche, di aver cincischiato e anzi preso in considerazione la possibilità di accordare il raddoppio della portata di quella discarica avanzata dal gestore".