
Il castello Malaspina, simbolo di Massa, che domina dall’alto la città
Massa, 14 aprile 2022 - Nessuna sorpresa a Pasqua per il Castello Malaspina: il cancello di ingresso resta ben chiuso perché la gestione affidata dal Comune alla nuova società, la cooperativa Earth di Sarzana, non è ancora completata. Motivi burocratici o meno, è impossibile non sentire un po’ la tristezza nel cuore nel vedere la principale attrazione storica e culturale della città interdetta alle visite, dei residenti così come dei primi turisti da mordi e fuggi che si spera arrivino a Massa per il fine settimana e a Pasquetta.
E’ la seconda volta che il Malaspina resta chiuso al pubblico nel giorno di Pasqua negli ultimi anni ma in un caso fu per cause di forza maggiore: era la primavera del 2020, l’Italia era entrata in lockdown da marzo per l’emergenza causata dall’enorme diffusione di Covid-19 che provocava centinaia e centinaia di morti ogni giorno.
All’inizio di aprile l’allora presidente del consiglio, Giuseppe Conte, aveva prorogato lo stato di emergenza e lo stop quasi totale del Paese, anche per i giorni di Pasqua e Pasquetta. Non si poteva rischiare. Oggi però la situazione è del tutto diversa, capovolta se vogliamo: l’emergenza sanitaria sembra quasi un lontano ricordo, anche se la fine è stata decretata soltanto il 31 marzo. Eppure il Castello di Massa è ancora chiuso.
L’ultima volta ha aperto ai turisti nel fine settimana del 12 e 13 marzo. Poi più niente. Chiuso anche il punto ristoro Arlò. Eppure è un’enorme tristezza per chi si avventura lungo la strada della Rocca ritrovarsi il cancello sbarrato. Ed è uno smacco o una beffa per il turista che magari ci prova, ignaro di quel che accade all’ombra delle Apuane: avvisi e comunicazioni se ne trovano ben poche e il turista rischia di farsi una camminata sulla ripida salita di accesso per niente.
Perché? Stavolta è una questione di scelte, di decisioni politiche, di tempi non proprio azzeccati e di una burocrazia che sa metterci del suo quando non serve, come ha lamentato il sindaco Francesco Persiani. Da tempo l’amministrazione stava valutando di togliere la gestione delle aperture all’Istituto valorizzazione castelli. Lo ha fatto con un bando a chiamata diretta, coinvolgendo alcuni operatori compreso Ivc, nell’autunno scorso. A dicembre l’affidamento alla Earth Scarl che non è mai diventato operativo.
Intoppi burocratici, scartoffie e carte che bloccano tutto. Si proroga quindi la gestione a Ivc fino a fine febbraio. Poi il 12 e 13 marzo. Poi basta. Ma Earth non può ancora aprire. Nel frattempo il castello resta chiuso e il Comune ci perde pure i soldi, tutti quelli degli accessi che non ci sono stati in cinque fine settimana compresa Pasqua e Pasquetta, forse almeno 5mila euro. E per la gestione del punto ristoro forse si dovrà fare pure un bando a parte, con tutte le complicazioni del caso. Il danno e la beffa: come un uovo di Pasqua senza cioccolato né sorpresa.