
La Carrarese in campo (Immagine repertorio)
Massa Carrara, 12 marzo 2016 - FINISCE nel modo più drammatico la centenaria storia della Carrarese calcio 1908: il tribunale ha dichiarato il fallimento della società. La decisione è di giovedì, ieri la notifica al liquidatore del club azzurro. Il tribunale ha nominato giudice delegato Giampaolo Fabbrizzi e il curatore fallimentare sarà Massimiliano Tognelli che ricoprì lo stesso incarico in occasione del fallimento della Massese nel 2009. Il tribunale ha concesso l’esercizio provvisorio nel tentativo di poter reperire risorse finanziarie per concludere il campionato. Campionato legato all’asta dei blocchi: senza queste risorse (si parla di 300mila euro) c’è il rischio di interrompere l’attività perché in cassa ci sarebbero solo 70mila euro.
Il club azzurro, che nella sua storia ultracentenaria annovera anche due campionati in serie B nel dopoguerra (e fior di allenatori a cominciare da Orrico, Lippi, Simoni, Baldini) era di proprietà dell’ingegnere romano Raffaele Tartaglia e per il 30% della famiglia del portiere della Nazionale e della Juventus Gianluigi Buffon. Quest’ultimo, l’estate scorsa, aveva ceduto il 70% delle sue quote a Tartaglia. I rapporti tra i soci però si sono poi rotti del tutto e il club prima è stato messo in liquidazione e poi è arrivato il fallimento. Il fallimento è stato dichiarato in proprio ad istanza della società. Il tribunale ha stabilito che il giorno 8 settembre 2016 alle ore 9 si terrà l’adunanza dei creditori in cui si procederà all’esame dello stato passivo dinanzi al giudice delegato. La sentenza dichiarativa di fallimento non è stata ancora notificata al curatore fallimentare. Da quel momento il curatore avrà l’amministrazione del patrimonio fallimentare e potrà compiere tutte le operazioni della procedura sotto la vigilanza del giudice delegato e del comitato dei creditori, dovrà presentare al tribunale una relazione particolareggiata sulle cause e circostanze del fallimento, sulla diligenza spiegata dalla fallita nell esercizio dell impresa e sulle responsabilità della fallita o di altri. Il curatore dovrà redigere l’inventario dei beni nonché dare comunicazione a tutti i creditori, i quali, per essere ammessi al passivo, dovranno presentare domanda nelle forme di legge.
La Carrarese ha pagato gli stipendi fino a gennaio. Mancano cinque mesi e occorrono circa 100mila euro al mese compreso i contributi. Se una nuova società nascesse con sede a Carrara e in grado di assorbire l’azienda sportuva (vale a dire i contratti di giocatori, tecnici e dirigenti) potrebbe a fine campionato ottenere il titolo sportivo della vecchia Carrarese e mantenere la categoria. Ci sarà tempo per una possibile nuova società fino al 30 giugno ultimo giorno per presentare l’iscrizione al campionato di Legapro. Altrimenti si potrebbe ripartire dall’Eccellenza (serve una tassa a fondo perduto di 100mila euro) o dalla serie D (tassa di 300mila euro). guido baccicalupi