
Sopralluogo a Pontremoli del presidente della Regione Giani e dell’Asl. Due mesi di lavori poi il collaudo. Un intervento di recupero da 2,3 milioni. .
Entro due mesi finiranno i lavori che hanno trasformato in Casa di Comunità le ex scuole elementari di via Mazzini a Pontremoli, già sede del Distretto sociosanitario. Un progetto realizzato dall’Asl e costato 2.350.000 euro di cui 1 milione e 450mila euro arrivati dai fondi del Pnrr e da altre fonti regionali. Le opere erano iniziate un anno fa, a luglio previsto il collaudo e l’avvio dell’esercizio all’inizio del prossimo anno. Ieri il sopralluogo al cantiere Pontremoli del presidente della Regione Eugenio Giani, della direttrice dell’Asl Maria Letizia Casani, del presidente della Società della Salute Lunigiana Roberto Valettini, dei sindaci Jacopo Ferri e Giovanni Guastalli. C’erano anche il direttore della Sds Marco Formato, il responsabile dell’Area118 Nicola Bertocci, il direttore di staff aziendale Alessandro Sergi, il medico dello staff David Rocchi e i rappresentanti dell’ufficio tecnico Asl.
L’edificio, ristrutturato dalla Cantieri Spa, ospiterà una Casa della Comunità distribuita su due piani (circa 1000 mq). C’è stata un fase di demolizione delle pareti preesistenti poi il consolidamento dai solai e delle strutture perimetrali, le quinte murarie armate con reti a fibra di carbonio, il montaggio delle pareti in cartongesso e infine l’impiantistica. Lavori di straordinaria manutenzione, restauro e risanamento conservativo su una parte dell’edificio storico, mentre nell’altra rimarranno gli alloggi Erp. "In particolare con la missione 6 del Pnrr – ha evidenziato il presidente Giani – abbiamo programmato ben 77 interventi, tra ristrutturazioni e costruzioni ex novo, su Case della Comunità nei 273 comuni della Regione Toscana. Un’opera importante perché qui i cittadini troveranno sempre una risposta grazie alla presenza di medici e pediatri di famiglia e specialisti, oltre a tutti gli altri servizi tipici delle strutture territoriali. Già a fine anno, con molti di questi interventi che saranno conclusi, i cittadini potranno iniziare a capire il funzionamento del nuovo sistema: nel loro ambito avranno un ospedale e anche un presidio territoriale di riferimento. L’impegno sul territorio garantirà quindi una sempre maggiore capacità di presenza del sistema regionale, già considerato il terzo in Italia per rispetto dei livelli essenziali di assistenza".
"La vera sfida sfida – ha aggiunto la direttrice Casani – è costituita dall’obiettivo di mettere in rete tutte le competenze e i processi per realizzare percorsi chiari e garantire continuità di assistenza in ogni fase di vita, rafforzando la capacità di presa in cura complessiva della persona, con il suo insieme complesso di diritti e bisogni".
Natalino Benacci