Massa, cane muore impiccato. “Tenuto per ore alla catena”

L’animale ha saltato il muretto del balcone dove viveva nella sporcizia. E a Massa si studia un nuovo regolamento in materia

Polizia (foto di repertorio)
Polizia (foto di repertorio)

Massa, 13 ottobre 2023 – Tenuto per lungo tempo in condizioni miserabili, tra nella sporcizia e legato a una catena, abbaiava di continuo e i vicini – infastiditi ma anche impietositi – raccontano che si sapeva di quel cane costretto a vivere in condizioni indecenti. Purtroppo quel cane è morto e in una maniera orribile: ha saltato il muretto del balcone ed è rimasto impiccato alla catena. E’ stata una signora del posto a trovare l’animale, ancora vivo ma col respiro ormai ridotto a un rantolo.

E’ una storia agghiacciante di crudeltà, quella che emerge da Altagnana, nel comune di Massa. Sul posto sono intervenuti guardie zoofile e polizia, che sta portando avanti accertamenti sul caso.

La Lega nazionale per la difesa del cane–Lndc Animal Protection, ha sporto denuncia contro la proprietaria dell’animale. “Il cane ha evidentemente saltato il muretto del balcone rimanendo impiccato alla catena, che lo teneva bloccato perennemente fuori casa in mezzo a sporcizia e degrado”, ha affermato la presidente di Lndc Animal Protection, Piera Rosati: “Questa donna ha mostrato un’indifferenza totale nei confronti della vita di un essere senziente. Come si può lasciare un animale legato per tutto il tempo a una catena, solo e tra lo sporco, trattando una vita come fosse spazzatura? Questa è una domanda a cui non riuscirò mai a trovare una risposta, ma certo è che chiederemo a breve al sindaco di Massa di emanare un’ordinanza che vieti a questa persona di avere altri animali in futuro”.

L’associazione, inoltre, proprio in questi giorni sta lavorando in sinergia con Comune di Massa per mettere a punto un nuovo regolamento per la tutela degli animali, dove è presente un punto specifico che impedisce alle persone che si siano dimostrate non idonee a garantire il benessere di una animale ad averne uno. Sembrerebbe infatti che la donna avesse già avuto precedentemente un altro cane, che le era stato tolto per una gestione analoga. Anche qui sarebbero stati alcuni vicini a segnalare la situazione, gli stessi che mossi da compassione avrebbero anche quella volta cercato di aiutare l’animale portandogli da mangiare e segnalando il caso alle forze dell’Ordine: anche questo cane pare vivesse sempre chiuso nel medesimo terrazzo, in ogni stagione, legato, spesso senza cibo e solo. “Permettere di tenere cani alla catena nel 2023 è davvero qualcosa di anacronistico e profondamente irrispettoso”, ha concluso Rosati, “ma nonostante questo la Regione Toscana ha deciso sia ammesso fino a sei ore al giorno, tempo in ogni caso di tre volte inferiore a quello che questo povero animale passava bloccato nel terrazzo dal quale si è lanciato, morendo. Faremo di tutto perché sia fatta giustizia”.