REDAZIONE MASSA CARRARA

Caccia aperta ai fondi Ue Guinadi tornerà a vivere

Il Comune di Pontremoli ha presentato le carte con un progetto per il Pnrr. Gli 11 milioni chiesti servono per l’albergo diffuso, la viabilità e il centro sportivo

Recuperare i borghi per rilanciarli. Questo è uno degli obiettivi del Piano nazionale per la ripresa e la resilienza. La Regione Toscana ha pubblicato un bando per la selezione di un progetto pilota finalizzato alla rigenerazione culturale, sociale,ed economica dei borghi a rischio abbandono. Il Comune di Pontremoli ha partecipato consegnando la scorsa settimana le carte progettuali per fa rivivere il borgo di Guinadi nella Valle del Verde. Toponimo che comprende diversi autonomi nuclei abitati in cui, secondo il cronista pontremolese Bernardino Campi, avrebbero trovato rifugio i Liguri apuani, popolo guerriero inseguiti dai Romani per deportarli nel Sannio. La zona si caratterizza per la presenza di cascate, ruscelli, un ambiente naturale ricco di biodiversità, occupata da castagneti il cui frutto ha rappresentato il sostentamento degli abitanti. Da Guinadi passava una viabilità importante verso il Borgotarese, il Piacentino e il Parmigiano. " Il borgo di Guinadi come il resto della Valle del Verde - spiega il sindaco Jacopo Ferri - vive oggi le conseguenze negative dell’ emigrazione. La zona come altri sconta oggi problematiche legate al degrado edilizio, evidenziato dalla presenza di circa il 10% dei fabbricati in buono stato, il 30 % in stato mediocre, il 50% in cattivo stato ed il rimanente 10% in pessime condizioni. Da qui l’esigenza di concentrare l’attenzione sul recupero dei fabbricati pericolanti". Il borgo presenta un’ attrattiva importante, sotto il profilo culturale - turistico - enogastronomico trovandosi in un ‘area di notevole valore paesaggistico dove vengono svolte molte attività legate al mondo dello sport e degli itinerari: dalla Via degli Abati, alla Via Francigena, percorribili a piedi e in mountain bike. Poi c’è l’ippovia della via Francigena, dalla quale si può raggiungere la valle del Verde usando strade secondarie. Vicino a Guinadi corre la Gea, ossia la Grande escursione appenninica: un itinerario di 375 Km che percorre tutto il crinale dell’Appennino Tosco-romagnolo e Tosco- emiliano per unirsi all’alta Via dei monti Liguri.

A questo turismoin notevole crescita si deve anche il contributo dell’Associazione Farfalle in Cammino, che organizza eventi di promozione e valorizzazione del territorio. Complementare il ruolo della cooperativa La Guinadese, che costituisce il volano per la promozione dei prodotti del territorio rappresentando oggi la sede del presidio Slow food. Non ultimo il onsorzio Forestale, che riunisce la quasi totalità delle famiglie dedite al recupero di un ‘ampia area di terreni, in gran parte occupati da boschi di castagno dove il fungo che si avvale del riconoscimento IGP come fungo di Borgatoro rappresenta un attrattore importante per gli appassionati. Il progetto di riqualificazione da 11 milioni di euro prevede la realizzazione di un albergo diffuso col recupero dei fabbricati, una nuova viabilità interna al borgo con l’inserimento di sottoservizi tra cui la rete digitale a banda larga in ogni unità residenziale e una Ztl nel centro urbano, raggiungibile con mezzi ciclabili elettrici posti all’ingresso del borgo con colonnine per la ricarica. Si prevedono inoltre la realizzazione di un centro sportivo ricreativo, una sala polifunzionaleccosostenibile da destinare al co-working e allo smart-working, alla sede dello slow food e a spazi per eventi, dedicato anche a sviluppare strategie per il soddisfacimento dei nuovi bisogni della persona.

Natalino Benacci