
di Emanuela Rosi
C’erano voluti più di dieci anni per completare il primo lotto di un’opera che nella valle del Lucido aspettavano già da un trentennio. Ancora si sta aspettando che apra davvero il cantiere del secondo, già appaltato e finanziato. Ma l’obiettivo è un altro passo avanti: il terzo lotto o variante della variante, insomma la “bretella” che deve scavalcare il borgo di Gragnola con i suoi passaggi a livello, fin dall’inizio, uno dei nodi principali da sciogliere per sperare di togliere la valle dall’isolamento infrastrutturale che la opprime. E’ sulla bretella che puntano i riflettori, e l’impegno, il consigliere regionale del Pd e presidente della commissione affari istituzionali Giacomo Bugliani e il sindaco di Fivizzano Gianluigi Giannetti. Se la Fivizzano-Mare è un sogno ambizioso, la variante di Gragnola può avere una concretezza più rapida. Il progetto è già esecutivo, redatto dallo Studio Maffeis Engineering Spa. di Vicenza, ma mancano i 5,5 milioni di euro necessari, tanti quante le risorse investite nel secondo lotto. Ma per Giacomo Bugliani si possono trovare nelle pieghe del bilancio della Regione entro un paio di mesi. Quindi il sollecito, del consigliere Pd alla Regione, è di sostenerne la realizzazione inserendola nella prima variazione utile.
"Un’opera che andrebbe a migliorare notevolmente la viabilità locale – spiega Bugliani – e che mi auguro possa essere sostenuta concretamente dalla Regione Toscana, determinandosi così un passaggio decisivo nel compimento della bretella. Di concerto con il sindaco di Fivizzano Gianluigi Giannetti, stiamo lavorando assieme alla Giunta regionale e al presidente affinché si possa inserire tra le infrastrutture da finanziare all’interno della programmazione regionale. Un’azione che auspico possa realizzarsi concretamente e a breve, poiché il suo completamento favorirà notevolmente la mobilità e la vivibilità di un intero territorio che non deve più essere così pesantemente marginalizzato".
Il completamento della fantomatica variante di Santa Chiara, pensata ormai svariati decenni fa e ancora al primo step, non è comunque così prossimo. I lavori del secondo lotto dovranno collegare il primo con la strada provinciale 445 a ovest dell’abitato di Gassano. Un pezzo di opera già finanziato da tempo ma il cantiere ancora non è partito, rallentato forse dalla pandemia prima e ora, a quanto pare, dal rincaro dei prezzi delle materie prime che oggi potrebbe finire per mettere in discussione quanto definito ben prima. L’amministrazione comunale di Fivizzano sta lavorando per arrivare ad un accordo con la ditta appaltatrice e veder partire i lavori valutati altri 5,5 milioni.
Ma intanto c’è da procedere rapidamente perché senza la bretella di Gragnola, che eviti il paese e i passaggi a livello, tutta l’opera rischia di perdere gran parte della sua efficacia. E la variante di Santa Chiara, ribadiscono Bugliani e Giannetti, insieme alla Fivizzano-Mare è una delle priorità per la Lunigiana orientale. L’obiettivo dunque è ottenere l’impegno della Regione Toscana a dare le risorse necessarie. Massimo l’impegno però anche per la Fivizzano-Mare, perseguito da Comune insieme al comitato “Una strada per la vita Gino Chinca”, coinvolgendo i Comuni interessati, la provincia di Massa Carrara che l’ha già inserito nel piano delle opere strategiche e quella di Reggio che si spera lo faccia. E per i prossimi mesi, spiega il sindaco Giannetti, sono previsti incontri con tutti gli enti per arrivare ad una giornata di interesse istituzionale a Fivizzano in cui si sottoscriva un protocollo d’intesa. Sarebbe il primo vero atto ufficiale, fondamentale per accedere ai finanziamenti e passare dall’idea al progetto.