ANDREA LUPARIA
Cronaca

‘B&B Mail’ addio: lavoratori a casa Azienda e Cgil contro Poste Italiane

La società era attiva a Massa dagli anni Ottanta. Adesso anche i figli del proprietario sono disoccupati

di Andrea Luparia

E’ finita proprio male, nel peggiore dei modi, la storia della B&B Mail, una srl che Raffaele Bondielli (che adesso ha circa 80 anni) aveva creato nel 1985. Da allora, pur cambiando nome, la società era stata un punto di riferimento per tanti lavoratori massesi e le loro famiglie. Martedì sera, invece, l’azienda ha consegnato 12 lettere di licenziamento ad altrettanti dipendenti e secondo la Cgil, nei prossimi giorni la società sarà messa in liquidazione. A restare a casa sono 9 uomini e 3 donne, che fanno quasi tutti parte di famiglie monoreddito. Un colpo durissimo anche per l’imprenditore e i suoi figli, che lavoravano in azienda e adesso dovranno cercarsi un nuovo lavoro. E’ l’avvocato Daniele Biagini, quale presidente di Conflavoro Pmi, ad esprimere, a nome della società, il "grande rammarico della proprietà. Nell’assemblea di martedì, presente la delegazione sindacale, sono state consegnate le lettere di licenziamento ai dipendenti della B&B mail srl, con sede a Massa zona industriale". Poi il legale “spara a palle incatenate“ contro l’azienda che a suo parere ha costretto la B&B ad alzare bandiera bianca: "Abbiamo dovuto prendere atto della condotta della società Nexive Network srl: chiusura a qualsivoglia intesa per un piano produttivo di rilancio. Una condotta non comprensibile in quanto Nexive, oggi gruppo Poste Italiane, non soffrirebbe di alcuna riduzione di attività. Dopo il contratto sottoscritto nel 2021 non ha conferito alla B&B attività tali da consentire alla stessa d’implementare quanto si era prefissata e per il quale ha sostenuto oneri finanziari rilevanti.

Il definitivo stop alle commesse non ha lasciato alternative alla risoluzione dei rapporti col personale. E’ un fatto anomalo, in quanto la B&B mail è dotata di grande esperienza nel settore ed era pienamente produttiva. Quale presidente territoriale di Conflavoro Pmi non intendiamo tralasciare ogni possibile attività in assistenza alla B&B. Poste italiane è un gruppo in mano allo Stato e quale committente, diretto o indiretto, dovrebbe operare con i partner territoriali, piccole e medie imprese storicamente presenti, favorendone lo sviluppo. Ciò vale anche per le altre realtà societarie riconducibili allo Stato che invece spostano anche le sedi legali all’estero, per sottrarsi ai carichi fiscali che le piccole e medie imprese italiane devono sostenere". Biagini conclude ringraziando sia FdI che la Cgil: "Ringraziamo Fratelli d’Italia che col capogruppo in consiglio comunale Massimo Evangelisti e il coordinatore provinciale Marco Guidi ci stanno affiancando in questa vicenda e la Cgil che ha manifestato piena solidarietà per la salvaguardia di questa realtà aziendale che è costretta a fermarsi".

Per la Cgil commenta l’accaduto Roberto Onesti: "Ora questi 12 lavoratori stanno presentando la domanda per ottenere la disoccupazione e per iscriversi ai centri per l’impiego. I responsabili dell’accaduto sono i vertici di Nexive Network. Hanno ridotto le commesse fino ad azzerarle. Abbiamo fatto il possibile ma non c’era nulla da fare. Ora bisognerà trovare un lavoro a questi 12 . Il personale di Nexive è passato a Poste Italiane quando PT ha rilevato quell’azienda. Di fatto ora quella società si limita ad appaltare il lavoro a questa o quella concessionaria. Bisognerebbe farli assumere da una di queste società che ottengono gli appalti".