
Un vero e proprio bazar della droga nascosto in una poltrona. Un 30enne massese passa dai domiciliari al carcere. A essere finito nella rete dei carabinieri è una vecchia conoscenza delle forze dell’ordine che solo lo scorso aprile era già stato trovato con quasi un chilo di eroina nascosta nell’abitazione. Per questo reato era finito ai domiciliari, una misura cautelare che comunque non gli impediva di continuare i suoi traffici illeciti. In poco tempo dopo il primo arresto il 30enne massese è così riuscito a rimettere in piedi un significativo business dello spaccio di stupefacenti, che contava molti acquirenti provenienti anche da altre città, compresi quelli che facevano andata e ritorno da Carrara, dove evidentemente si era sparsa la voce della possibilità di poter comprare vari tipi di droga da lui. La notizia delle recenti trasferte fuori città di vari tossicodipendenti del posto è così arrivata anche ai carabinieri del nucleo operativo che alla fine sono riusciti ad individuare il nome del pusher. Dalle prime indagini era emerso che molti tossicodipendenti per rifornirsi di cocaina e hashish avevano allacciato contatti con uno spacciatore che abita a Massa, soprattutto negli ultimi tempi, dopo le varie operazioni antidroga e i ripetuti arresti dei carabinieri, che avevano messo fuori gioco molti personaggi di spicco che erano in attività nelle principali piazze di spaccio della città. Dopo aver tenuto sott’occhio gli spostamenti dei clienti che facevano la spola tra Carrara e Massa, i carabinieri non hanno impiegato molto a risalire alla loro vecchia conoscenza che, sebbene ai domiciliari, era comunque autorizzato ad uscire da casa per qualche ora a settimana. A quel punto i militari comandati dal maggiore Cristiano Marella hanno iniziato a tenere d’occhio i suoi spostamenti fino a che non si sono appostati vicino la sua abitazione e hanno aspettato che uscisse per fermarlo. L’uomo dopo un’iniziale reticenza si è convinto a tirare fuori la droga nel momento in cui ha capito che i militari avrebbero comunque perquisito l’abitazione. È stata lui stesso a consegnare uno zainetto nascosto dietro una poltrona con dentro 57 dosi di cocaina, una ventina di grammi di marijuana e otto dosi di hashish, insieme ad un bilancino di precisione. Immediatamente l’uomo è così stato dichiarato in arresto per ‘detenzione illecita di stupefacenti’ e poco dopo il giudice Ermano De Mattia , dopo la convalida dell’arresto, ha disposto il carcere, misura cautelare che era stata proposta dal pubblico ministero Marco Mansi, in attesa del processo che è stato rinviato ai primi di novembre. Durante i controlli sul territorio, infine, i carabinieri hanno pizzicato in viale della Pinete due automobilisti ubriachi al volante. Si tratta di un 37enne carrarese trovato con un tasso di alcol nel sangue pari a 1,86 gl, più di tre volte il consentito, mentre un 30enne massese che aveva con un tasso di 1,10. Per entrambi è scattata la denuncia per guida in stato di ebbrezza, insieme al ritiro della patente. Nei guai sono finiti anche un 18enne controllato dai carabinieri di Avenza vicino le scuole di via Campo d’Appio e trovato con una piccola quantità di Hashish e un 50enne di Luni trovato in via Cavaiola dai militari di Fossola con una dose di eroina e una siringa pronta all’uso. Infine, dalle tasche di un 50enne originario del Marocco è spuntata una dose di hashish. Oltre al sequestro delle droghe, i tre sono stati tutti segnalati al prefetto per detenzione di stupefacenti per uso personale.