CRISTINA LORENZI
Cronaca

Assemblea, sciopero e corteo: "Franchi offensivo e arrogante". I lavoratori scendono in piazza

Le categorie di Cgil, Cisl e Uil stamani saranno in Comune con i cavatori per difendere sicurezza e dignità. Domani sit-in davanti ai laboratori Fum: "Nessuno ci ha mai regalato niente. Abbiamo sempre dovuto lottare".

Assemblea, sciopero e corteo: "Franchi offensivo e arrogante". I lavoratori scendono in piazza

Assemblea, sciopero e corteo: "Franchi offensivo e arrogante". I lavoratori scendono in piazza

Uno sciopero immediato per tutti i lavoratori del piano e del monte del comprensorio apuo versiliese e una manifestazione che partirà proprio davanti a i laboratori di Franchi a Nazzano. Nonostante le scuse di Alberto Franchi che dichiara come le sue parole siano state inappropriate, i lavoratori si sentono punti nell’orgoglio. Domani gli operatori del marmo incroceranno le braccia per difendere la sicurezza sul lavoro, ma soprattutto la propria dignità. Dopo che il patron della Fum ha dichiarato alle telecamere di Report che "chi si fa male in cava è un deficiente", cancellando con un colpo anni di lotte, di sangue e di morti, i sindacati corrono alla riscossa e non ci stanno.

"Ora è il momento di lottare uniti e compatti" è il motto di Feneal Uil, Fillea Cgil e Filca Cisl che se stamani saranno alle 11 riuniti a palazzo civico in un’assemblea con i lavoratori, domani farannno sentire la propria voce in piazza. "Da anni le nostre federazioni hanno intrapreso una battaglia per sicurezza, occupazione e salario, fondamentali per un lavoro dignitoso. Il rispetto della vita viene prima di tutto. Sono per noi inaccettabili le gravi affermazioni emerse nel corso della trasmissione da parte imprenditoriale: lasciano dentro un senso di amarezza e forte preoccupazione, suscitando indignazione nel rispetto delle vittime e di quelle famiglie che hanno perso un parente, un amico, un collega sul luogo di lavoro".

"Sconcertato e impietrito" si definisce Nicola Del Vecchio (nella foto), segretario della Cgil, che parla di "indecenza che, chi vive da nababbo come Franchi, che fattura più di tutti, 76 milioni di euro, si permetta di definire deficienti quei lavoratori che gli consentono tutto ciò. Franchi dovrebbe sapere che quello lapideo è uno dei settori con più alto tasso di infortuni e malattie professionali. Parlare di deficienti è un insulto a chi in questi anni nelle cave è morto, è rimasto infortunato e si è ammalato, alle loro famiglie e ai loro colleghi che hanno assistito a una vera e propria strage. Nelle cave, secondo Franchi, si lavora anche poco e si guadagna bene. Un ulteriore insulto. Deficienti e anche fannulloni, fortunatissimi a lavorare tutti i giorni in cava, magari per una vita. I fortunati sono i lavoratori delle cave quindi, non è lui che fa utili da capogiro. Io spero che Franchi provi almeno un po’ di vergogna riascoltandosi. Non avevo mai sentito parole così cariche di disprezzo verso i propri lavoratori. Franchi ha l’inaccettabile atteggiamento di chi pensa di essere padrone, allergico a normative e diritti. Se si sono ottenute condizioni migliori è grazie alle nostre battaglie, che siamo riusciti a ottenere una riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario con il rinnovo del Contratto. Nessuno ci ha regalato nulla, gli operai si sono guadagnati condizioni di lavoro migliori con la lotta, attraverso lo sciopero".

"Rispetto per i morti, rispetto per i lavoratori, rispetto per Carrara – è l’intervento della sindaca Serena Arrighi – . Le parole di Alberto Franchi a Report sono inaccettabili perché offendono tutta la comunità carrarese e per questo vanno condannate.

Di fronte a tanta arroganza ricordiamo che è grazie al sudore, alla fatica e al sacrificio dei nostri cavatori che il marmo di Carrara è famoso nel mondo, che quella lapidea è l’economia trainante del nostro territorio, che è possibile che ci siano pochi in grado di accumulare enormi ricchezze in cambio di piccole ricadute. Quella di una più equa ridistribuzione dei profitti è una delle sfide più importanti che ci attendono e mi aspetto che tutti siano pronti a collaborare".

Infine la Fiom Cgil parla di un insulto per tutti i lavoratori, non solo per i cavatori e definisce le parole di Franchi "un attacco frontale carico di odio e rancore da parte del padrone nei confronti della classe operaia". Parla di "violenza di affermazioni sui lavoratori definiti fannulloni e privilegiati in un comparto dove si privatizzano gli utili e e si collettivizzano i costi sociali e ambientali" e chiede agli industriali e alla politica di dissociarsi pubblicamente "se non vuole essere complici e collusi".