
Crolli, erbe infestanti, infiltrazioni mettono a rischio la parte in uso alla ‘Tiziano’. Finanziato oltre 20 anni fa per fare un centro di recupero per tossicodipendenti.
Arrivando alla Barcara, sulla collina dietro al Parco della Brunella, a colpire è il silenzio. Poi la natura e il panorama. tutto attorno. La struttura si erge ingombranta, e colpisce anche lei. Ma per il degrado e l’abbandono che ne avvolge buona parte. Non è semplice risalire alla costruzione del grande fabbricato, edificato oltre 20 anni fa, grazie a un finanziamento per realizzare un centro di recupero per tossicodipendenti. Proprietario è il Comune. Per un periodo quel grande fabbricato a U è servito come mensa e alloggio per i dipendenti della ditta Pizzarotti che lavoravano al raddoppio della Pontremolese. Chiusi i cantieri è stato abbandonato diventando per qualche tempo ricovero per senzatetto. Fino alla svolta: iI gruppo La Villa, che opera dal 1996 fornendo servizi socio-sanitari di accoglienza residenziale e diurna ad anziani e categorie fragili, si interessa all’immobile.
La comunità terapeutica Tiziano, dal 2002, aveva operato in una parte della Rsa Michelangelo, poco lontano. Ma aveva bisogno di più spazio, così nel marzo 2009, dopo ingenti lavori di riqualificazione, arriva il trasferimento alla Barcara dove si trova tuttora. "Abbiamo svolto lavori importanti – spiega Carlo Iuculano, presidente del Cda e amministratore delegato del gruppo –, oltre un milione e mezzo di euro spesi per accreditare lo spazio come struttura sanitaria. Il bando di gara prevedeva che ci occupassimo della riqualificazione, con un computo sul contratto di locazione, mai sottoscritto dal Comune di Aulla. C’è una perizia che conferma i lavori che abbiamo effettuato".
Dopo tanti incontri, lettere e tavoli di discussione, senza trovare un accordo, un mese fa è arrivata l’istanza di sgombero dal Comune, che quindi porta alla cessazione dell’attività. La causa è ancora in corso: il Comune di Aulla accusa il gruppo di non aver pagato l’affitto, ‘La Villa’ sostiene di essersi sempre reso disponibile a sottoscrivere un contratto che tenga conto delle ingenti spese sostenute negli anni. E i vertici della società si dicono disposti anche ad acquistare l’ala fatiscente del plesso, che sta arrecando gravi danni alla parte ristrutturata.
Il degrado è evidente: vetri rotti, porte divelte, soffitti crollati, vegetazione ovunque, con il rischio concreto che gli ospiti possano farsi del male. "Abbiamo fatto sistemare noi una rete di divisione – spiega la responsabile di struttura, Ericka Amadi – perché alcuni ragazzi autolesionisti si sono provocati delle ferite e non vogliamo metterli a rischio. Abbiamo cercato di togliere i vetri e sbarrare le finestre per lo stesso motivo". Acquistando la parte in disfacimento dell’immobile, ora in comodato d’uso alla Asl, ‘La Villa’ potrebbe espandere l’attività con altri 40 posti letto, e dare spazio anche ad altri progetti.
In Toscana sono solo tre le strutture simili alla Tiziano e i posti letto molto richiesti. Il tempo passa e le condizioni dell’edificio peggiorano, con umidità e muffa dappertutto. "Ho dovuto rinunciare ad alcune stanze – aggiunge la responsabile – perché il controsoffitto è crollato. Purtroppo la parte che confina con quella degradata è piena di infiltrazioni, abbiamo fatto alcuni lavori tampone, ma non sono sufficienti: noi dobbiamo tutelare gli ospiti e i dipendenti. Questo è un posto bellissimo, potrebbe diventare ancora più bello, ristrutturando l’altra parte. E’ ideale per questo tipo di comunità, una struttura di eccellenza. Aulla la vuole perdere?"
Monica Leoncini