
Le case. popolari al centro di una polemica di Massimiliano Bernardi che contesta non sia stata. seguita né rispettata la graduatoria nell’assegnazione degli alloggi
Il consigliere del gruppo misto Massimiliano Bernardi lamenta l’assegnazione di un alloggio popolare e minaccia di portare la questione in Commissione controllo e garanzia. "Si è verificata l’assegnazione di un alloggio popolare a una famiglia al centunesimo posto della graduatoria che ha superato chi era in settantaseiesima posizione - scrive Bernardi -. Si tratta di una madre con due figli minori che aveva ricevuto un alloggio con una sola camera. A distanza di poco tempo era stato assegnato un altro alloggio, più ampio di due camere a una famiglia con due figli che si trovava in settantaseiesima posizione. A logica chi è più in alto in graduatoria ha diritto prioritario a un alloggio adeguato. Questa non è una banale distrazione è una violazione delle regole - prosegue il consigliere -. La legge parla chiaro e dice che l’assegnazione degli alloggi deve avvenire nel rispetto della graduatoria definitiva e sulla base della tipologia del nucleo familiare, privilegiando la congruità tra dimensioni dell’alloggio e composizione del nucleo. Ma la legge dice anche che l’ente gestore ha l’obbligo di motivare ogni eventuale assegnazione fuori ordine, previa disponibilità di alloggi idonei - va avanti Bernardi -. Nel nostro caso non solo l’ordine è stato invertito, ma non risulta alcuna motivazione che giustifichi questa disparità. La verità è che questi episodi si stanno moltiplicando, e ogni volta che si chiede un chiarimento formale, la risposta della dirigente è sempre la stessa, e cioè che è tutto regolare. Chiederò alla Commissione di controllo e garanzia di riunirsi prima di procedere con una denuncia alla Procura della Repubblica".