REDAZIONE MASSA CARRARA

Arrighi: "Nessun apparentamento" Ballottaggio, adesso Caffaz sorride

La candidata della coalizione di centro sinistra nega legami con Ferri e Zubbani. I pentastellati lasciano libera scelta

di Alfredo Marchetti

Vai avanti tu, che a me scappa da ridere. Potrebbe dire così Simone Caffaz, che a una settimana esatta dal ballottaggio vede sciogliersi come un gelato al sole il possibile apparentamento tra Partito democratico e i Socialisti. Se tutto veniva già dato per assodato fino a ieri pomeriggio, la svolta è arrivata a poche ore dalla presentazione degli eventuali ’matrimoni politici’ (scadenza stamani alle 12,30). Serena Arrighi, forte del suo 14,22 per cento con 3504 preferenze Pd (la coalizione di centro sinistra ne vanta 7820, circa il 30 per cento) ha deciso di accantonare l’idea di legarsi con Cosimo Ferri e i Socialisti di Angelo Zubbani, di fatto segnando una crepa con la direzione regionale Pd, che fino a ieri aveva caldeggiato l’idea di legarsi con l’onorevole di Italia viva e l’ex sindaco. La scelta coraggiosa viene ufficializzata con un comunicato: "I rappresentanti delle forze politiche della coalizione a sostegno di Serena Arrighi, Pd, Pri, Sinistra civica ecologista, Azione, Europa verde e Volt, ritengono che lo strumento dell’apparentamento non sia utilizzabile per la situazione politica data, poiché modificherebbe sostanzialmente il progetto politico presentato dalla coalizione ai cittadini. Rimane aperta la disponibilità al confronto programmatico nell’esclusivo interesse della città affinché tutti possano concorrere al cambiamento di cui si sente il bisogno". Azzardo? I rumors parlano di un inizio di dialogo di Ferri con rappresentanti del centro destra già poche ore dopo l’uscita sulle agenzie della scelta di Arrighi. E ora anche il peso di Andrea Vannucci, candidato a sindaco per una parte di centro destra, uscito dall’ultima tornata elettorale con un 17,11 per cento e 4472 voti, torna a essere determinante per permettere a Simone Caffaz di prendersi la guida della città. Arrighi sembra non voler fare un passo indietro e affida il suo pensiero a Facebook: "Mi sono candidata perché ho un sogno per la mia città, ho delle idee e dei progetti che abbiamo costruito con i cittadini, ascoltando le loro voci, le loro preoccupazioni e per me e la coalizione che mi sostiene conta solo Carrara e il suo rilancio. Penso che la mia candidatura possa rappresentare una vera svolta e deve servire anche per rompere certi preconcetti. Mi sono presentata con un gruppo di persone di fronte ai miei concittadini: con loro ho costruito un’alternativa credibile e così arriverò fino alla fine di questa avventura. Chi deciderà di sostenermi lo farà consapevole che un nuovo modo di fare politica è possibile, altrimenti dovrà fare scelte diverse. Per queste ragioni abbiamo deciso di non usare lo strumento dell’apparentamento".

In attesa del primo confronto tra i due aspiranti sindaci con Cna, in programma domani alle 18 all’hotel Michelangelo (diretta streaming sulla pagina Fb dell’associazione) i pentastellati lasciano libera scelta ai loro elettori che andranno a votare al ballottaggio: "Noi non consideriamo i voti dei nostri elettori come merce di scambio – fa sapere Matteo Martinelli, attuale vice sindaco –. Il Movimento Cinque Stelle, a differenza degli altri, non si presta alle logiche in atto per barattare incarichi e percentuali".