Arrestato il rapinatore delle Poste. Preso in casa con l’hashish e un boa. Aveva mandato al Noa il dipendente

La polizia lo ha catturato a Torino, dove risiede, al termine di un inseguimento. Era già noto alla giustizia. La spaccata allo sportello di via Passo Volpe ad Avenza avvenne lo scorso marzo. L’uomo fuggi su un’auto .

Arrestato il rapinatore delle Poste. Preso in casa con l’hashish e un boa. Aveva mandato al Noa il dipendente

Arrestato il rapinatore delle Poste. Preso in casa con l’hashish e un boa. Aveva mandato al Noa il dipendente

Preso l’uomo che aveva rapinato le Poste di via Passo Volpe ad Avenza lo scorso marzo. Magro il bottino: circa 300 euro, anche se l’episodio aveva suscìtato profondo sgomento per la violenza con cui si era consumato. Si tratta di un cittadino di quarant’anni anni residente a Torino. L’uomo è stato arrestato dopo un inseguimento proprio nel capoluogo piemontese. La polizia in casa del pregiudicato ha trovato anche dell’hashish che era sorvegliato a vista da un grosso boa.

È il risultato della corposa attività d’indagine del personale della polizia di Stato della Questura apuana. Le attività investigative della squadra mobile massese e dalla sezione anticrimine del commissariato di Carrara, hanno consentito di individuare in breve tempo il quarantenne, che ormai pensava di essere al sicuro. La rapina in via Passo Volpe era avvenuta verso l’ora di pranzo di un sabato. Il rapinatore con un cappello in testa dopo aver spinto violentemente l’unico dipendente all’interno dell’ufficio postale, si era fatto consegnare l’incasso di soli 300 euro sotto la minaccia di percosse e di "dammi i soldi che hai in cassa".

Dall’indagine di polizia si è scoperto che l’uomo è un pluripregiudicato con precedenti specifici per reati contro ladroga e contro il patrimonio, e lo scorso marzo aveva adocchiato l’ufficio postale di Avenza dove all’interno si trovava al lavoro il solo vice direttore. Il dipendente per le percosse subite era finito in ospedale con una prognosi di una settimana per le lesioni ricevute nell’atto della rapina. Una zona che il rapinatore conosceva bene e che aveva frequentato in passato, come stabilito dall’indagine. La polizia apuana è riuscita a rintracciarlo ricostruendo i passaggi di un’auto, da subito sospetta, ripartita immediatamente dopo la rapina alla volta di Torino come accertato dai testimoni e dalle telecamere. Il malvivente è stato così raggiunto da ordinanza di custodia cautelare in carcere del Gip su rituale richiesta della Procura della Repubblica di Massa. Una volta a Torino gli agenti della polizia apuana hanno fatto irruzione nell’appartamento, ma l’uomo invece di consegnarsi si è dato alla fuga a bordo di un furgone per le vie della città dela Mole. Ma la polizia apuana con l’ausilio dei colleghi torinesi lo ha intercettato e arrestato. Durante la perquisizione domiciliare sono stati trovati anche una trentina di grammi di hashish, riconducibile a persone conviventi con il rapinatore, come detto guardato a vista da un grosso serpente boa. Per il quarantenne si sono spalancate le porte del carcere di Torino. Nei prossimi giorni sarà sottoposto a interrogatorio per i profili di garanzia previsti dal codice di procedura penale. Nel frattempo il quarantenne sarà a disposizione dell’autorità giudiziaria torinese.