ROBERTO OLIGERI
Cronaca

Appello degli agricoltori "Troppi cinghiali, siamo ko"

Nella piana di Filattiera gli imprenditori hanno paura a seminare il grano "E’ a rischio tutta una filiera, tra farina e carne, di prodotti a chilometro zero"

di Roberto Oligeri

“Tra pochi giorni inizieremo a seminare il gran- ma con l’arrivo delle prime piogge, tutte le notti, dalla parte alta del territorio, da Migliarina , da Oppilo stanno arrivando, a frotte, branchi di cinghiali". A lanciare questo drammatico appello sono gli agricoltori della Piana di Filattiera. Sono loro, ancora una volta, a denunciare, questa volta in anticipo, cosa sta accadendo, che potrebbe decretare la fine dell’agricoltura in questo tratto della Lunigiana. “Vengono dalla zona centrale, da quella dell’ex frantoio e dal canale de La Monia, un corso d’acqua che nasce a Irola e attraverso i boschi scende fino al Magra, nella zona di confine col Comune di Villafranca. Sono tanti e hanno già iniziato a buttare all’aria prati e coltivi. Con quale stato d’animo seminare il grano sapendo già fin d’ora che sarà devastato dai cinghiali?” Poi gli agricoltori spiegano al cronista tutti i passi che hanno fatto, inutilmente, presso le istituzioni per risolvere questo grave problema. “ Dopo tre mesi che abbiamo fatto richiesta alla Regione Toscana di aprire intanto la zona alla caccia, per limitare il numero di questi ungulati e disperderli in zone non coltivate, ancora non abbiamo ricevuto risposta...” - Quale varietà di frumento seminate,su quanta superficie e come viene utilizzato poi il raccolto?- “ Ne seminiamo almeno un’estensione di 120mila metri quadrati, 12 ettari, la varietà è il “pandas-bolero”, un genere di grano che ben si presta alla nostra zona: ottima farina per la panificazione,uno stelo non troppo alto e quindi resistente ai colpi di vento che lo fanno “allettare” ,inoltre sopporta bene le temperature rigide. Ognuno di noi, ne tiene una parte per il proprio consumo in famiglia , la stragrande maggioranza del prodotto viene venduta poi al mulino qui in paese che lo trasforma in ottima farina, veramente a chilometro zero. Per quanto riguarda la paglia,è imballata ed utilizzata per fare lettiera sotto i maiali e soprattutto per i bovini da carne che noi alleviamo.Bisogna precisare che li acquistiamo piccoli da un negoziante che ha la propria stalla di sosta in Lunigiana. Quindi, seminando grano, attiviamo più filiere produttive che vedono l’inizio e la fine del ciclo interamente all’interno del nostro territorio: oltre a produrre cibi sani e garantiti, contribuiamo a dare lavoro ed occupazione a numerose persone. Ci rivolgiamo al consigliere regionale Giacomo Bugliani, verso il quale abbiamo indirizzato i nostri consensi alle ultime elezioni: è persona preparata e seria. Chiediamo il suo aiuto per risolvere questo drammatico problema che assilla noi agricoltori, desiderosi solo di produrre derrate di alta qualità , per noi stessi e per tutta la nostra gente.”