Anarchici in attesa della Cassazione

La Cassazione valuta il ricorso per nove anarchici accusati di terrorismo. Il Riesame ridimensionò le accuse, ma misure cautelari restano per istigazione e apologia. Arrestato Gino Vatteroni per violazione degli arresti domiciliari.

Porte aperte in Cassazione per gli anarchici, si attende oggi il verdetto. Si è tenuta ieri l’udienza in aula. Il timore è che torni il capo di accusa più pesante: quello di terrorismo. Per il tribunale del Riesame non c’è stato alcun atto terroristico ma la Procura ha presentato il ricorso alla Suprema corte. Per i nove libertari che lo scorso agosto vennero arrestasti per le pubblicazioni sulla rivista Bezmotivny, il ceppo comune è dato dall’ordinanza del Tribunale del Riesame che valutò il provvedimento del Gip del 31 luglio 2023. E’ stato quindi il Riesame, i primi di settembre, a ridimensionare le accuse accogliendo il ricorso della difesa dei nove anarchici. Ricorso accolto ritenendo che non ci fosse l’imputazione per il reato più grave di terrorismo e lasciando l’eversione all’ordine democratico. Rimangono così elementi indiziari e pericolo di reiterazione riguardo all’istigazione a delinquere e all’apologia perciò vengono disposte misure cautelari. Nel frattempo succede che il 56enne anarchico Gino Vatteroni viene prelevato dalla sua abitazione il 4 ottobre per poi essere condotto in carcere a Massa. A lui è stato contestato di aver violato le prescrizioni stabilite durante gli arresti domiciliari rinforzati (obbligo di non uscire dall’abitazione, non avere contatti con terzi, non usare telefono e internet), viene quindi disposta un’aggravante: ha avuto contatto con l’ex esponente delle Brigate Rosse, Paolo Neri.