Allarme alcolismo in Lunigiana "Siamo tornati a livelli pre-Covid"

La dottoressa Bianchi: "Erano 104 le persone dipendenti in carico al SerD lo scorso anno, in netto aumento". Task force con un gruppo di auto mutuo-aiuto per integrare il servizio pubblico e tanti progetti per i ragazzi.

"Erano 104 gli alcoldipendenti in carico al Ser.D. zona Lunigiana, nel 2022, in aumento rispetto al 2020 quando erano stati 97. L’accesso al Ser.D. è gratuito e non necessita di impegnativa; inoltre, non è necessario passare né dal CUP né dal medico di famiglia". A lanciare l’allarme per la Lunigiana è la dottoressa Carolina Bianchi dell’unità funzionale Servizi per le Dipendenze della zona Lunigiana, nell’ambito del Dipartimento di salute mentale e dipendenze. Il modello organizzativo funzionale del servizio per contrastare l’abuso e la dipendenza da alcol prevede più funzioni: prevenzione, accoglienza, osservazione e diagnosi, definizione di programmi terapeutico-riabilitativi, attuazione di questi, coordinamento degli interventi di altre strutture o servizi sanitari pubblici in materia di alcoldipendenza, coordinamento con il medico di famiglia e con i servizi ospedalieri ai fini del ricovero di soggetti in fase acuta. Gli interventi contemplati dai programmi di trattamento sono: trattamento medico e farmacologico ambulatoriale; trattamento psicoterapeutico; counselling all’utente e alla famiglia; inserimento nei gruppi di automutuo aiuto; trattamento socio-riabilitativo; inserimento in comunità terapeutica; ricovero in casa di cura privata convenzionata per dipendenza da alcol o patologia alcol correlata.

"Al fine di delineare una prevenzione mirata ed efficace, è necessario intercettare tutti i consumatori a rischio", sottolinea la dottoressa Bianchi, la quale ricorda le iniziative intraprese: "Considerata la crescente quota di binge drinker, anche tra i minorenni, il servizio ha attuato il progetto “Notti di qualità”, finanziato dalla Regione con il Cnca toscano, che prevedeva interventi nei luoghi di ritrovo dei giovani, dove gli operatori hanno effettuato l’alcoltest, distribuito materiale informativo e fornito consigli. E’ una specie di task force che opera in Lunigiana dove le persone che vivono situazioni a rischio, possono essre aiutate e riprendere in mano la propria vita. Vennero fatte due uscite: a Pontremoli intercettati 87 giovani (75 maschi e 12 femmine), mentre a Pallerone di Aulla 145 (95 maschi e 50 femmine); i minorenni erano risultati il 24% e il 10%. Sul totale di etilometri la percentuale di quelli positivi era, in entrambe i casi, intorno al 77%. Sono stati realizzati il progetto ’Prevenzione teatro’, il progetto ’Unplugged’, i progetti di prevenzione in collaborazione con gli enti del Ceart Toscana come “Continua-mente“ che in Lunigiana ha contribuito, con l’Associazione Indipendenza, all’attivazione di un gruppo di auto mutuo-aiuto per persone con problematiche alcol-correlate per ampliare e integrare l’attività terapeutica del servizio pubblico.