
Un'immagine di Alessio Bellanti, 43 anni. Lavorava alla società Ambiente spa
Massa, 28 ottobre 2019 - Stamani, alle 10, nella chiesa di San Sebastiano, l’ultimo saluto ad Alessio Bellanti, il geometra di 43 anni deceduto giovedì scorso a causa di un infarto. A trovarlo privo di vita è stata la madre, Luana Tonlorenzi, titolare di uno dei bar più conosciuti di Massa, la Caffetteria Torrefazione San Salvador di piazza Matteotti. Rientrata nella sua abitazione in via Giovanni Pascoli intorno all’ora di pranzo, la donna ha fatto la triste scoperta; davanti ai suoi occhi il figlio Alessio esanime, che con molta probabilità aveva provato con le ultime forze a raggiungere la porta di casa per chiedere aiuto. Nonostante la sua stazza, era soprannominato «il belva» e considerato una sorta di... gigante buono, Alessio non è riuscito ad avvisare nessuno, colpito da un infarto improvviso.
La notizia della tragedia si è sparsa rapidamente in città dove il geometra massese era molto conosciuto e benvoluto per la sua cordialità e bontà d’animo. Era appassionato di vela, hobby coltivato con una caro amico con cui ha condiviso diverse attraversate e che ora lo ricorda così: «Alessio era una persona simpatica a tutti e soprattutto buona». Sabato aveva in programma di andare a funghi con la compagnia che adesso piange «la scomparsa di un giovane uomo – dicono di lui – che lascerà un enorme vuoto». Accanto alla madre e al fratello minore Giacomo, che alcuni anni fa erano già stati colpiti da un altro lutto per la prematura scomparsa del capofamiglia, parenti e amici che oggi si stringono intorno alla famiglia per dare l’ultimo saluto ad Alessio. Interminabile il viavai di persone di tutte le età, amici, conoscenti e clienti del bar San Salvador, che fino all’ultimo hanno transitato dall’obitorio ancora increduli «anche perché – sostengono gli amici – Alessio aveva ripreso a praticare sport e sembrava stesse bene».
I colleghi della società Ambiente spa ricordano Alessio. «La notizia – si legge in un lettera – ci ha lasciato increduli, perché fino al giorno prima Alessio era tra noi, come sempre sorridente e garbato. Ognuno di noi ha un proprio ricordo speciale di lui, perché sapeva lasciare il segno, con mitezza, ma decisione. Noi che viviamo la maggior parte delle ore della giornata nello stesso luogo e, senza rendercene conto, passiamo una vita insieme, lo ricordiamo così: “Avevamo tanti progetti, un grande dolore...Soprattutto per la persona che era: schietto, sincero e vitale”, “Un ragazzo dolce, mite, con una grande carica di affettività e che suscitava tanta tenerezza...”, “Era incredibilmente empatico e capace di catturarti in un attimo nella sua sfera di simpatia ed amicizia”, “Alessio era una persona che viveva con leggerezza, sfiorando la terra e un po’ volando...senza mai pesare su nessuno”, “Alessio era disponibile e generoso a tutte le ore...”. Ciao Alessio, grazie per essere stato con noi, non ti dimenticheremo».