REDAZIONE MASSA CARRARA

Al cimitero spuntano i gironi E sui social scoppia la protesta

‘Iracondi e accidiosi’, ma anche ‘eretici ed epicurei’, sono i peccatori che Dante Alighieri nella sua Divina Commedia colloca rispettivamente nel quinto e sesto girone dell’Inferno. Per uno sfortunato incidente toponomastico, tuttavia, i cerchi infernali sono da pochi giorni comparsi anche lungo i viali del cimitero di Turigliano dove dei luccicanti cartelli verde pisello indicano con il termine ‘Girone 5’ e ‘Girone 6’ due appezzamenti di terreno che ospitano diverse tombe. Una classificazione dettata, in realtà, da una vecchia consuetudine che la nuova segnaletica installata da Nausicaa ha semplicemente reso di pubblico dominio con l’effetto involontario di diventare uno degli argomenti di discussione più dibattuti sulle pagine social cittadine negli ultimi giorni. Tra chi è intervenuto sulla questione c’è stato anche il parrocco di Bonascola don Piero Albanesi che ha voluto stigmatizzare, tra l’altro, anche la scelta della multiservizi di indicare con il solito cartello anche il lotto storicamente riservato alle sepolture degli anarchici. "Da sempre – ricorda il religioso - a Turigliano è stato riservato un luogo dove chi si identificava con i principi anarchici potesse scegliere di essere seppellito. Ritengo questo un gesto di attenzione della comunità, e per identificare una tomba spesso si dice ‘è la sotto agli anarchici’ o ‘avanti dietro agli anarchici’ e questo ci sta, ma da lì a fare un cartello lo trovo di cattivo gusto. Lo stesso vale per identificare un luogo cimiteriale definendolo ‘girone’, vista la chiara evocazione dantesca a quelli infernali". Il compito di intervenire sulla questione e fare chiarezza su quanto accaduto tocca così al numero uno di Nausicaa Luca Cimino. "Quella parte di cimitero a Turigliano si è sempre chiamata girone perché si tratta di un campo con una forma a semicerchio – spiega -. Durante l’ultimo ampliamento del camposanto vi è stata realizzata una strada che l’ha diviso in due e così, visto che c’erano già altri quattro campi di sepoltura, gli sono stati dati i numeri 5 e 6".

c.lau