Aggredisce i carabinieri ed evade da casa In carcere giovane carrarese per oltraggio

Virale il video dove con un calcio stacca lo specchietto dell’auto dei militari. Il giudice De Mattia aggrava le misure cautelari

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di Cristina Lorenzi

Un calcio allo specchietto, urli, insulti e colpi all’auto. Il video ha fatto il giro di tutti i social: un balordo che di fronte alla vettura dei carabinieri aggredisce i militari, prende a calci l’auto e stacca lo specchietto retrovisore, insultando pesantemente i due militari. Questi piuttosto che reagire tirano fuori l’arma pacifica del telefonino e iniziano a filmare. Il resto è l’arresto e la disposizione ai domiciliari per L. C. carrarese che, non contento ha rincarato la dose fuggendo dai domiciliari pochi giorni dopo l’arresto. Fuori casa lo hanno trovato i carabinieri durante un normale controllo. Da qui un’ulteriore denuncia dei Nor coordinati dal maggiore Cristiano Marella e l’ordinanza del giudice Ermanno De Mattia di reclusione in carcere.

Di fatto nonostante il dispositivo del tribunale, che prevedeva la misura dell’arresto ai domiciliari, L.C. è stato sorpreso dai militari fuori casa. Alla vista delle divise l’uomo ha motivato la sua uscita con la necessità di dare da mangiare al gatto, ma nelle vicinanze non solo non si sono trovati né ciotole né croccantini, ma tantomeno la presenza di alcun gatto.

Da qui sono scattate nuovamente le manette, ma alla vista dei carabinieri è partito di nuovo il rosario di insulti e offese alla volta delle forze dell’ordine. Della serie ’"Siete la feccia, bastardi" e via dicendo. Urla e insulti che hanno richiamato l’attenzione dei vicini di casa che si sono affacciati ai balconi e hanno assistito alla scena in cui l’evaso spintonava e maltrattava un brigadiere dei carabinieri. Visto che il Pm Elena Marcheschi ha chiesto l’aggravamento della misura cautelare, il giudice De Mattia ha emesso un’ordinanza in cui si prevede l’immediata carcerazione nella casa di reclusione di Massa. Adesso oltre al reato di evasione, L.C. dovrà rispondere dei reati di oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale. Un episodio che dal video è rimbalzato su tutti i social ed è stato facile strumento di propaganda politica trovandoci a ridosso delle elezioni. Non pochi i partiti che lo hanno usato per chiedere maggiore sicurezza, così come molti i cittadini esterrefatti e indignati per le offese a chi stava semplicemente lavorando e svolgendo il proprio ufficio.