
Affidamento delle piscine di Marina. Il segretario invoca la Procura
Toni accesi durante l’ultimo consiglio comunale sull’affidamento della piscina di Marina. Con la volontà del segretario generale Alessandro Paolini di affidare la questione alla Procura. A tenere banco il sistema con cui viene affidata la gestione della struttura, contestato dal consigliere d’opposizione Massimiliano Bernardi che più volte ha sottolineato il mancato rispetto del principio di rotazione. L’interrogazione di Bernardi, indirizzata all’assessore Lara Benfatto, ha attirato l’attenzione del segretario generale Alessandro Paolini che, alla fine del dibattito, ha annunciato di voler approfondire la questione dell’affidamento e portarla se necessario davanti alla Procura.
"L’assessore Benfatto continua ad affidare la gestione a un ex dirigente Uisp iscritto al Pd – ha tuonato Bernardi – nonostante da anni sia stato commissariato". Bernardi ha poi fato riferimento ad anomalie economiche. "Qui non si ottempera al principio di rotazione". Il consigliere ha quindi ricordato la gestione della piscina degli ultimi anni, affidata totalmente, o in alcuni frangenti di tempo, a tre società: Uisp Comitato territoriale Carrara Lunigiana, Uispdesport e Desport. "La cosa comune in questi tre soggetti giuridici – ha proseguito - è sempre l’ex dirigente onnipresente che ha agito nelle diverse gestioni, con accordi politici ed essendo il riferimento di ogni operazione. Gli ammanchi amministrativi erano stati accertati dalla Uisp nazionale. E’ inammissibile che sarà la nuova società Desport a gestire di nuovo le piscine per quasi 100mila euro. Chiedo chiarimenti". All’interrogazione ha replicato prima l’assessore Benfatto, che ha difeso l’operato degli uffici sostenendo il rispetto delle procedure. "Ricostruzione fantasiosa, con inesattezze – ha risposto l’assessore – perché il nostro impegno è massimo, con controlli continui. I servizi sono sempre stati affidati a società diverse seguendo il principio di rotazione e il codice degli appalti. Sappiamo che l’ente territoriale Carrara Lunigiana, che non è destinatario dell’affido, ha avuto problemi, ma non sono sopraggiunte azioni legali nei confronti dell’attuale aggiudicatario". In chiusura sono arrivate le dichiarazioni del segretario Paolini sulla necessità di fare ulteriore chiarezza sulla questione, con i dovuti approfondimenti. "Ci sono ipotesi di peculato evidenziate con forza – ha sottolineato il segretario – quindi io farò degli accertamenti e a seconda di quello che verrà fuori, ci sarà la denuncia alla Procura della Repubblica".