"Adesso però non abbandonateci"

Il grido lanciato dagli imprenditori albianesi ascoltato da Cna: "Gli aiuti? Pochi, ne servono altri"

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Gli imprenditori di Albiano Magra, a due anni dal crollo del ponte, lanciano un grido di aiuto: sono stati pesantemente danneggiati, dal lockdown prima e dall’isolamento forzato dopo. Si sono tutti impegnati tanto per non licenziare i dipendenti e non chiudere le attività, ma adesso hanno bisogno di aiuto. Ieri mattina l’incontro alla Cna ad Aulla. "Lo scorso anno - ha esordito Gino Angelo Lattanzi - assieme agli imprenditori avevamo consegnato le chiavi delle attività, in segno di protesta, al Prefetto. Alle imprese è stato dato ben poco finora. Noi ci siamo costituiti parte civile nel procedimento giudiziario per accertare le responsabilità sul crollo, un’azione di tutela collettiva, che mira a risarcimenti perché un ponte non crolla per caso". "Siamo di supporto alle aziende - ha aggiunto Roberto Galassi -, la magistratura sta lavorando, speriamo in una accelerata delle procedure penali, per ottenere eventuali ristori e aiuti da distribuire alle aziende".

C’era poi Barbara Ferrari, imprenditrice e associata Cna: "In questi due anni ci siamo impegnati tanto, per le esigenze della comunità e delle nostre attività, abbiamo tutti creato imprese nate su un percorso di viabilità, che hanno perso moltissimo a causa del crollo del ponte in pieno lockdown. Non abbiamo chiuso grazie all’impegno e alla solidarietà del territorio e della comunità, usando altre strategie come la consegna a domicilio, i trasferimenti in comuni vicini, il commercio online. Abbiamo comunque attinto alle nostre risorse e non sarà semplice ritrovare la clientela persa". Per quello che riguarda i contributi, il Comune di Aulla è riuscito a erogare 20mila euro e fornire sgravi fiscali, per l’erogazione di contributi a fondo perduto in favore delle imprese, circa 500mila euro dal Mise, servirà ancora il decreto attuativo, necessario per rendere effettivamente applicabile la norma. Ci sono stati poi due bandi regionali, per un totale di 150mila euro: il primo bando ha ricevuto otto domande, con sei idonee e contributi erogati di 28mila euro, stessi numeri per il secondo, con una erogazione di 30mila euro. Troppo pochi. Ci sono però buone notizie. "E’ stata scelta una nuova soluzione - ha spiegato l’assessore Giada Moretti - dei bandi regionali restano disponibili poco più di 90mila euro, la Regione li verserà al Comune di Aulla che provvederà ad assegnarli. Per i contributi ministeriali abbiamo inviato una lettera a Draghi, facendo presente la situazione, siamo in attesa". "Noi siamo stati fermi in una strada chiusa - ha aggiunto un altro imprenditore, Pierangelo Peroni - anche i cittadini hanno subito disagi enormi. Purtroppo non ci è stato riconosciuto lo stato di emergenza come in altri casi simili e così abbiamo dovuto lavorare il triplo per mantenere l’equilibrio e non licenziare nessuno. Siamo stati bravi".

Monica Leoncini