Affronteranno il processo l’ex comandante della polizia municipale di Agliana, Lara Turelli, 51 anni, e l’agente Claudia Vilucchi, di 44 anni, accusate di abuso d’ufficio, falso ideologico, minaccia, calunnia, atti persecutori e rivelazioni di atti di ufficio e, la sola Turelli, di furto (avrebbe sottratto le chiavi dell’auto di un’agente), peculato e truffa. Questo l’esito dell’udienza preliminare che si è conclusa ieri mattina in tribunale davanti al giudice Luca Gaspari, pubblico ministero Luisa Serranti, che aveva diretto le indagini insieme al sostituto procuratore Leonardo De Gaudio.
La prima udienza è fissata per il 15 dicembre 2022 alle ore 9 davanti ai giudici del collegio presieduto da Stefano Billet (a latere Pasquale Cerrone e Raffaella Amoresano). Per quella data è prevista l’ammissione, definitiva o meno, delle parti civili che si sono costituite all’inizio dell’udienza preliminare, a fine aprile, e cioè: il Comune di Agliana, rappresentato dall’avvocato Monica Tiezzi di Prato; la vigilessa Vanessa Traversi di Carrara, assistita dall’avvocato Giovanni Giovannelli del foro di Pistoia; la vigilessa Annalisa Fontana, di Uzzano e il vigile Gianluca Laschi, di Prato, entrambi assistiti dall’avvocato Sandra Bendinelli di Pistoia, e la vigilessa Sonia Caramelli, di Quarrata, assistita dall’avvocato Elena Giunti di Prato.
Ieri mattina l’udienza è stata discussa dall’avvocato Giulia Caponi di Firenze che difende Claudia Vilucchi con l’avvocato Massimiliano Manzo, di Firenze. La Vilucchi, in aula, ha rilasciato spontanee dichiarazioni, sostenendo la propria estraneità a tutte le accuse, mentre l’avvocato Pamela Bonaiuti del foro di Prato, che difende Lara Turelli, non ha discusso: ha chiesto il non luogo a procedere per la sua assistita riservandosi la difesa in sede di dibattimento, così come di sollevare, all’esordio del processo, le questioni sull’ammissione delle parti civili.
La bufera si abbattè sul Comando di Agliana il 9 novembre 2021 quando Turelli e Vilucchi furono arrestate (ai domiciliari) dai carabinieri dopo un anno di indagini corredate da migliaia di intercettazioni dalle quali emergerebbe un quadro di vessazioni continue nei confronti degli altri colleghi. L’intento, secondo l’accusa, sarebbe stato quello di tenere sotto scacco il comando, ma anche creare spazio in organico per l’assunzione a tempo indeterminato della Vilucchi. In assenza di proposte di riti alternativi, il giudice Gaspari ha ritenuto necessario il vaglio dibattimentale per accertare la verità e ha rinviato a giudizio entrambe le imputate.
l.a.