
A rischio la scuola ‘Battolla’ Via le suore, arriva un consorzio Sos della Cgil: "Salviamola"
MASSA
Il ‘Battolla’ rischia di chiudere dopo decenni di attività lasciando a casa una decina di dipendenti e mettendo in difficoltà le famiglie che avevano i figli iscritti a pochi giorni dal nuovo anno scolastico. Un disastro provocato da una gestione passata di mano nel silenzio, senza confronti sindacali e rimandando ogni decisione di settimana in settimana. Così i lavoratori e le famiglie non hanno saputo nulla fino a metà agosto quando la Flc Cgil ha fatto un incontro che ha lasciato tutti senza parole: la struttura, di proprietà delle Suore figlie di Maria Missionarie, conosciuta da tutti con il nome ottocentesco di Battolla, è stata ceduta a un nuovo gestore, il Consorzio Zenit che già gestisce in città l’Università pontificia del Sacro Cuore.
"La scuola cattolica più antica di Massa rischia di festeggiare il centenario abbandonando al loro destino dieci lavoratrici e decine di famiglie, informate della crisi solo dopo Ferragosto – spiega Isa Zanzanaini, segretaria Flc Cgil Massa Carrara – . La struttura da tempo non navigava in buone acque come molte scuole gestite da enti ecclesiastici e la direzione romana ha pensato di cederla a un nuovo gestore, insieme con l’immobile che la ospita. Nulla di strano: sta accadendo in molte realtà. Peccato che si è scelto di tenere fuori il sindacato finché le stesse lavoratrici non l’hanno imposto. In caso di cessione di ramo di azienda la legge detta invece una procedura precisa e hanno dovuto spiegarci cosa intendevano fare. La ricetta del Consorzio Zenit per il risanamento è far lavorare 14 ore in più la settimana le maestre per lo stesso stipendio, applicando un contratto da cooperativa sociale che non appartiene al comparto della scuola non statale e non prevede la figura del docente". Un fulmine a ciel sereno arrivato nell’unico incontro ottenuto dalla Flc Cgil il 10 agosto.
A fronte di altre proposte, ogni confronto è stato rimandato e alla fine hanno "dato la loro disponibilità al secondo incontro il 25 agosto alle 11, a soli sei giorni dall’inizio del nuovo anno scolastico", incalza Zanzanaini.
Un’incertezza che ha spinto le famiglie a guardarsi intorno, con richieste di nulla osta per il trasferimento ad altri istituti e anche i docenti. "Le maestre ci tengono molto a questo istituto ma sono richieste anche nella scuola pubblica. Sono rimaste basite per il comportamento della dirigenza romana". Quest’anno, conclude la Zanzanaini, la scuola non avrà la prima classe. "Chiediamo alle suore e all’intera comunità massese di chiedersi con noi cosa è possibile fare per evitare al Battolla una fine così".