
Michela Fanini
Dopo il prologo di Viareggio e la tappa pistoiese, oggi, al Giro internazionale della Toscana di ciclismo femminile, arriva la frazione regina. Non perché è la più dura, non perché abbia un chissà quale spunto tecnico, ma perché è quella che si corre sulle strade di Michela e di Giulietta Fanini.
Un giorno speciale anche per patron Brunello. Ed è proprio nel segno della figlia e della moglie che si apre questa giornata. Si inizierà di prima mattina con una corsa podistica per l’Aido dal significato particolare: Michela, infatti, nonostante i suoi 21 anni appena, era già iscritta all’associazione dei Donatori di Organi. Si proseguirà con la Messa in ricordo, nella Chiesa di Segromigno Piano che si trova davanti alla partenza e che sarà anche arrivo della corsa.
Successivamente le atlete faranno visita alla tomba di famiglia. Alle 13 il via ufficiale della corsa, per una frazione, la penultima, spettacolare, con qualche insidia soprattutto nel finale, ma che non dovrebbe dare grossi scossoni alla classifica, almeno per quanto riguarda le parti alte. Il percorso prevede quattro giri di 21 chilometri ciascuno, senza particolari difficoltà altimetriche; quattro tornate da correre a velocità elevata fra le pianure del comune di Capannori e di quello di Porcari. Diversa la situazione negli ultimi 32 chilometri, sicuramente più ondulati grazie anche allo strappo di Valgiano che rappresenta un severo esame altimetrico e poi alla conseguente discesa molto tecnica.
La salita sulle colline capannoresi, oltre ad essere impegnativa, è strategicamente fondamentale poiché posta a soli 6 mila metri dal traguardo previsto per le 15.30 circa in piazza Michela Fanini, dopo 117 chilometri a "tutta birra". Come dire: a Segromigno Piano non si vince il Giro, ma lo si può perdere. Domani ultima prova, decisiva, con l’arrivo a Montecatini.
Massimo Stefanini
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