REDAZIONE LUCCA

Zona arancione non basta Salta il Mercato Antiquario

Rabbia tra gli operatori per una decisione comunicata con poco preavviso. Il portavoce, Mirco Mazzei: “E’ il solito equivoco, il Comune ci cataloga fiera”

Il Mercato dell’Antiquariato

Come una tegola sulla testa. Quando tutti credevano che con il ritorno in zona arancione il Mercato Antiquario sarebbe potuto tornare il prossimo fine settimana nelle vie e nelle piazze del centro storico, ecco come una ‘sentenza’ la decisione del Comune a firma del dirigente Luca Nespolo che – citando il dpcm del 2 marzo 2020 e il decreto 44 del primo aprile 2021, nonché la deliberazione della giunta del 16 marzo per le misure di contrasto al Covid – non ne autorizza lo svolgimento.

All’origine di tutto, come spiega il battagliero referente degli operatori del Mercato Antiquario, Mirco Mazzei, un equivoco mai sanato secondo cui il Mercatino lucchese viene catalogato come fiera.

“L’equivoco è lo stesso in cui il Comune era già incappato altre volte, solo che in passato la cosa si era risolta positivamente – premette Mazzei – Sono ritornati a equipararci alle fiere, ma noi siamo un mercato, non una fiera. Tanto è vero che ci hanno praticamente sempre fatto aprire in zona arancione, così come domenica di mercati antiquari domenica se ne terranno regolarmente in tutta la Toscana. Cito, solo per portare degli esempi, Siena e Pescia. Che assurdità è questa nota del nuovo dirigente che martedì ci annuncia che il mercato di sabato e domenica non si può fare? Non ci sono i presupposti per prendere una decisione simile“.

“Mi dispiace dirlo, ma non ci siamo – aggiunge Mazzei – Un assessore comunale dovrebbe impegnarsi con competenza per far sopravvivere categorie economiche come la nostra, che oltretutto ci impegnamo a tenere in vita un mercato che è espressione della storia della nostra città – sottolinea Mazzei –. E, prima di agire con leggerezza, dovrebbe almeno porsi un punto di domanda sul fatto che nelle altre città toscane domenica i mercati antiquari si svolgereanno regolarmente. Come abbiamo fatto noi a Lucca in zona arancione. O eravamo fuori regola anche allora? Difficile capirci qualcosa“.

La rabbia monta: vedersi sfumare una data così importante come quella del prossimo fine settimana manda in ebollizione gli operatori, che ora stanno meditando iniziative. Non ultima una protesta organizzata proprio sabato, il giorno in cui avrebbe dovuto tenersi il mercato antiquario. “Lavorano regolarmente tutti i mercati della città: il Don Baroni, quello di Ponte a Moriano, il Foro Boario. E noi no. Solo perché qualcuno insiste nel metterci, sbagliando, nella categoria “fiere“. Fermo restando – aggiunge Mazzei – che è stato provato da studi recenti che nei mercati all’aperto il virus non si diffonde, ovviamente rispettando, come facciamo puntualmente, le regole: distanze tra i banchi, mascherine, gel. E allora perché?“.

Laura Sartini