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Ziche e Muhova. Tutto sulle madri
Quello con la propria madre è uno dei rapporti più profondi, complessi e incisivi che, uomini e donne, hanno nel corso della loro vita. Questo legame, così viscerale e dalle mille sfaccettature, è stato rappresentato, in due modalità totalmente differenti ma allo stesso tempo incredibilmente simili, da Silvia Ziche e Kalina Muhova, le due fumettiste che ieri, in occasione della prima giornata dei Lucca Comics&Games 2023, sono state le protagoniste di "Io figlia, tu madre", l’incontro che si è tenuto nella Chiesa di San Girolamo.
Le due autrici, moderate da Luca Raffaelli, hanno raccontato al pubblico le radici e l’essenza delle loro due opere, "La gabbia" di Ziche e "Odio l’estate" di Muhova, due fumetti in cui il protagonista è il travagliato e profondo rapporto che le due autrici hanno con le rispettive madri. Entrambi sono dei racconti personali, intimi e profondi dove le due autrici rappresentano con la loro penna e i loro colori due eventi che hanno segnato totalmente la loro vita: la morte della madre della Ziche e la diagnosi di cancro per la madre di Muhova.
Entrambe, con forza e determinazione, hanno scelto il mezzo del fumetto per cercare di comprendere e di metabolizzare questi duri eventi, attraverso una profonda e toccante analisi delle relazioni fra madre e figlia.
"Il fumetto è uno strumento che permette, attraverso le metafore visive, di raccontare le difficoltà emotive che una persona sta provando. Anche se la storia è complicata e dalle mille sfaccettature, il fumetto riesce a raccontare e a rappresentare i grandi grovigli interiori che una persona ha nel suo animo" dice Silvia Ziche.
"Oltre alla grande capacità rappresentativa che il fumetto ha, per me questa forma di espressione artistica è stata un mezzo che mi ha permesso di stare meglio in un momento di forte difficoltà, aiutandomi anche a capire la situazione e il rapporto con mia madre" aggiunge Muhova. Due storie diverse che appartengono a quattro donne diverse, lontane e con passati differenti. Due racconti che però hanno molto in comune: il tema della separazione, dell’impossibilità di fare delle cose, come il tornare indietro nel tempo o raggiungere una persona a noi lontana, ma soprattutto il tema del legame indissolubile che lega ogni essere vivente alla propria madre.
Giulia Alberigi