“Vigne e olivi in sofferenza per il caldo La qualità c’è, la produzione dimezza“

L’associazione stima dal 20 al 50% di resa in meno dalle nostre campagne

“Vigne e olivi in sofferenza per il caldo  La qualità c’è, la produzione dimezza“

“Vigne e olivi in sofferenza per il caldo La qualità c’è, la produzione dimezza“

Sos vino a causa della siccità. I cambiamenti climatici e una primavera dal meteo pazzo hanno portato a un anticipo della vendemmia e la Cia Toscana Nord - Confederazione Italiana Agricoltori fa un primo bilancio, allargando la riflessione anche alla produzione di olio. I mutamenti climatici, in corso ormai da alcuni anni, anticipano, infatti, i tempi classici della vendemmia che, quindi, in questo periodo è già piuttosto avanzata. A questo si aggiunge il fatto che la vite, nei primi mesi della vegetazione, ha subito in alcune zone grandinate e un importante attacco di peronospora. Proprio quest’ultimo ha portato a una riduzione fino al 20%, di uva, che si è verificata a macchia di leopardo sia in lucchesia, sia in Versilia. La siccità dei mesi caldi ha ulteriormente aggravato il quadro. Per l’olio va addirittura peggio. Il caldo continuativo di maggio e giugno, dopo l’allegagione - cioè il momento della trasformazione del fiore in frutto –, ha determinato un’importante caduta a terra dei frutti di olive che non si sono quindi evoluti in olive mature. Più l’attacco della mosca, uguale perdita di prodotto tra il 40 e il 50%. “La qualità resta alta – così Massimo Gay, vicedirettore Cia – ma la batosta c’è“.