
Al centro Piero assieme ai figli David e Marco con cui ha portato avanti la gestione
Versilia, 4 novembre 2020 - E’ stato fautore di un impero ’stellato’ articolato in tante proposte di gusto. Eppure lui, Piero Vaiani, amava la cucina dietro le quinte, quella fatta di affettatrici e prodotti raccolti dall’orto.
A 75 anni se n’è andato quell’imprenditore lungimirante e autore della trasformazione delle ricette in vera arte, capace di rendere il proprio cognome immediato biglietto da visita dei sapori. Fino all’ultimo ha seguito le dinamiche del Bistrot, Osteria del Gusto, Fratellini’s e Pesce Baracca a Forte dei Marmi, oltre che della tenuta di San Quirico a Moriano. Perchè quel male scoperto un anno fa e affrontato con un intervento chirurgico e chemioterapia, lui l’aveva sconfitto il 7 marzo scorso. Poi un controllo il 7 luglio ha evidenziato il riaffacciarsi di una recidiva che non lascia scampo. E che gli è stata taciuta, per permettergli di godere ancora della sua passione per la ristorazione, che ha abbandonato solo negli ultimi giorni con il ricovero a Cisanello e poi all’ospedale Santa Chiara. Adesso l’imponente eredità della saga Vaiani resta ai figli David e Marco che da tempo avevano affiancato il padre.
La storia di Piero Vaiani è emblematica di come fiuto e destino siano alchimia della fortuna. Nato a Capannori nel 1945 (era figlio del proprietario di un negozio di alimentari) da ragazzo arriva in trasferta con amici a ballare al Principe di Piemonte a Viareggio dove conosce Nadia Viacava la cui famiglia era titolare della trattoria Tre Stelle a Forte dei Marmi. Nel 1971 si sposano e Piero inizia a lavorare senza troppa passione nell’attività dei suoceri, tanto che preferisce andare a fare il postino a Milano. Nel 1975 torna al Forte e proprio dal Tre Stelle partirà la sua impennata: prende le redini della trattoria, la reinventa, punta sui piatti locali come primi di pesce e fritto di mare e resta aperto tutto l’anno. Poi Nel 1980 rileva una rosticceria in centro, che rivende poco dopo, e investe sul Bocconcino. Lievita la clientela e la sua forza è sempre più solida: tanto che nel 1990 acquista dal colosso lapideo Savema il Bistrot, reduce da una gestione poco felice. La ripartenza non è semplice (Vaiani inizialmente decise di ribattezzarlo La Rascasse, per poi tornare a Bistrot) ma dopo i primi anni tentennanti, ecco il decollo grazie ad una clientela spendacciona e fidelizzata. Col sostegno della moglie Nadia (scomparsa nel 2013) e dei figli David e Marco, ecco che le attività firmate Vaiani si allargano a macchia d’olio nel giro di poche centinaia di metri: nel 1998 l’apertura dell’Osteria del Mare, poi Fratellini’s e, ultima scommessa, il Pesce Baracca al pontile. Oltre alla passione per La Fattoria, nella campagna lucchese, dove vengono coltivati ortaggi, frutti di bosco e le erbe aromatiche servite nei ristoranti di famiglia. Dai Vaiani hanno mangiato personaggi come l’ex gloria del calcio Antonio Cabrini, Renato Zero fino a Gigi Buffon, Belen e i più importanti magnati russi. Oltre alla nutrita generazione di Piero, con volti illustri che l’hanno seguito tutta la vita, come il senatore Pera, il presidente de “Il Sole 24 Ore” Benedini e l’ex ministro Lunardi.
"Fino all’ultimo è rimasto in cucina – racconta il figlio Marco – e si è dedicato alle cose che amava fare di più, le più semplici: preparare insalate o affettare il pane. Questo lo rendeva più sereno ed è stato bello averlo vicino nella consapevolezza che il tempo, purtroppo, era contato". Ad esprimere cordoglio il sindaco Bruno Murzi. "Siamo profondamente addolorati: Piero era un uomo molto cortese e disponibile ed ha sempre guardato al di là del proprio successo personale. Oltre a pensare alla realizzazione della propria azienda ha sempre tenuto molto a dare lustro al paese e, grazie alla sua abilità e a quella della famiglia, la notorietà delle attività di ristorazione ha varcato i confini territoriali, contribuendo ad arricchire l’offerta turistica di Forte dei Marmi". La salma di Piero Vaiani sarà esposta alla Croce Verde. La Santa Messa sarà celebrata domani alle 15 nella chiesa di Sant’Ermete.
Francesca Navari